MICI - LEGAME SPECIALE

MICI - LEGAME SPECIALE

lunedì 30 settembre 2013

sabato 28 settembre 2013

GATTI NERI: DIFENDIAMOLI


I gatti neri soprattutto sono molto ricercati da chi li usa per riti in cui i mici fanno una brutta fine. STATE ATTENTI!!!!
Purtroppo esistono anche queste "persone" senza alcun rispetto!
I gatti neri sono come tutti gli altri, NON portano sfortuna, questa è una stupida, stupida credenza medioevale! Che purtroppo è giunta sino ad oggi. Ma in generale state attenti a tutti i vostri mici, anche se non sono neri. 
Anche tutte le associazioni che si occupano di gatti abbandonati, state attenti a chi vi chiede gatti neri in questo periodo!

venerdì 27 settembre 2013

PETIZIONE CONTRO LE CONCERIE SVIZZERE CHE VENDONO PELLE DI GATTO! CHE ORRORE

CONDIVIDETE! QUESTO E' UN CRIMINE CONTRO QUESTO STUPENDI ANIMALI CHE NON POSSONO DIFENDERSI DALLA CRUDELTA' DELL'UOMO! QUESTA E' UNA CRUDELTA' INUTILE E GRATUITA'!!!
DIFENDIAMO I LORO DIRITTI! SOPRATTUTTO IN QUEI PAESI, SIA IN EUROPA SIA AL DI FUORI, IN CUI I LORO DIRITTI NON VENGONO RISPETTATI PIU' CHE IN ALTRI!

https://secure.avaaz.org/it/petition/Scoperte_in_Svizzera_concerie_che_vendono_pelle_di_gatto/?fWXwPdb

giovedì 26 settembre 2013

DUE GATTI RIMASTI SENZA PADRONA, INSIEME IN CERCA DI CASA URGENTEMENTE!

APPELLO. ADOZIONE URGENTE! APPELLO PER DUE MICI, GIA' STERILIZZATI RIMASTI SENZA PADRONA E CHE I NUOVI PROPRIETARI NON POSSONO TENERE, CAUSA GRAVE ALLERGIA.

AGGIORNAMENTO DI OGGI: 

ANCORA NESSUNA RICHIESTA PER LORO....TRA POCO SARANNO DESTINATI A VIVERE IN GATTILE....:-(

ADOZIONE URGENTE: ANUBI E BENNY!!!! 
LA LORO PADRONCINA E' MANCATA DA POCO E QUESTI DUE BELLISSIMI MICIONI. HANNO BISOGNO DI UNA NUOVA FAMIGLIA ALTRIMENTI COME MOLTI ALTRI GATTONI ADULTI. FINIRANNO IN GATTILE CON IL RISCHIO CHE CI RIMANGANO PER SEMPRE :-( AIUTATECI A TROVARE LORO UNA NUOVA CASA E FAMIGLIA!!!! ADOTTABILI ANCHE SEPARATAMENTE 
PER INFORMAZIONI POTETE CONTATTARE ANDREA AL NUM 3806442863
Son cresciuti sempre insieme, Benny è stato adottato da un gattile
e in un secondo momento Anubi è stato salvato da una cucciolata.
Non fanno dispetti nè sono indisciplinati, sono stati presi che erano cuccioli ed entrambi sono sterilizzati.

BENNY: micione bianco di circa 9 kg, 5 anni, sterilizzato, molto coccolone, pelo medio-lungo.
è in ottima salute ma necessita solo di un cibo specifico (urinary) e ha un
piccola particolarità sulla coda (l'attaccatura della coda è senza pelo)
BENNY: micione bianco di circa 9 kg, 5 anni, sterilizzato, molto coccolone, pelo medio-lungo. è in ottima salute ma necessita solo di un cibo specifico (urinary) e ha un piccola particolarità sulla coda (l'attaccatura della coda è senza pelo)
ANUBI : micio grigio e bianco, 4 anni, sterilizzato, più distaccato e giocherellone rispetto a Benny
ma le coccole le accetta sempre di buon grado. E' molto giocherellone, è sufficiente una biro
o un nastrino per farlo scatenare.
ANUBI : micio grigio e bianco, 4 anni, sterilizzato, più distaccato e giocherellone rispetto a Benny ma le coccole le accetta sempre di buon grado. E' molto giocherellone, è sufficiente una biro o un nastrino per farlo scatenare.

martedì 24 settembre 2013

GATTI PIF O FIP (PERITONITE INFETTIVA FELINA)

NB: questa pagina non vuole assolutamente essere un compendio di veterinaria, nè ha lo scopo di entrare nei dettagli tecnici che spiegano lo sviluppo e il decorso della FIP. Il mio obiettivo è quello di fornire con parole semplici un’idea di chi sia questo “mostro” che ogni anno miete tante vittime tra i nostri mici, alla folta schiera di persone che non sono medici, veterinari o allevatori ma vogliono capire per conoscere e conoscere per imparare a gestire la paura e, talvolta, il dolore per una perdita tanto improvvisa…


Cos’è la Peritonite Infettiva felina (FIP o PIF)

La peritonite infettina felina (detta FIP o PIF) è una malattia letale del gatto che si sviluppa improvvisamente e nel giro di pochissimo tempo (poche settimane o addirittura pochi giorni) è in grado di debilitare e spegnere completamente la vita di un gatto. I meccanismi che regolano l’insorgenza di questa malattia sono estremamente complessi e non ancora completamente noti ma di seguito potrete farvi un’idea di cos’è la FIP e come si contrae.

Il ruolo dei coronavirus

Immaginate di essere un po’ influenzati. Siete consapevoli che il vostro stato è dovuto al fatto che in qualche modo e in qualche momento non precisamente identificabili (magari in metro? magari in ufficio? sull’autobus? chi può dirlo…) il vostro organismo è entrato in contatto con un virus. Sapete anche che l’indolenzimento e/o la febbre sono sintomo di questo “attacco” e vi aspettate che ci vorrà qualche giorno prima che il virus abbia fatto il suo decorso e il vostro organismo lo combatta, permettendovi di tornare in forma.
Tutto quel che fate è prendere una tachipirina per contenere la febbre ma per il resto bisogna solo aver pazienza…
Anche i gatti, esattamente come gli esseri umani e altri mammiferi, possono essere vittime di virus ambientali e anche loro possono avere qualche giorno di debilitazione (un po’ di diarrea, un raffreddore passeggero) per poi tornare in forma a volte anche senza intervento farmaceutico.
Uno dei tipi di virus più diffuso che possono causare questo genere di disturbi nei gatti è il “coronavirus”, così chiamato per via della forma a corona. I coronavirus sono responsabili di malesseri passeggeri nei gatti, quali diarrea e/o affezioni respiratorie che si risolvono spesso con qualche giorno di riposo ma molto spesso possono essere debellati dall’organismo del micio senza dare alcunissimo sintomo.

Perchè i gatti si ammalano di FIP?

Nei gatti che si ammalano di FIP avviene una cosa molto strana che la scienza non è ancora riuscita completamente a spiegare.
Il micio, in qualche modo e in qualche momento, entra in contatto con un coronavirus. In un certo senso, “prende l’influenza” che, come abbiamo appena detto, può essere sintomatica oppure no.Il virus può albergare nel corpo del micio per un tempo più o meno lungo (giorni ma anche mesi o anni!) che dipende da quanto efficacemente il suo sistema immunitario è in grado di reagire per espellerlo definitivamente e da quante occasioni ha il micio di entrare ripetutamente in contatto con un coronavirus (se un micio vivesse in un ambiente saturo di virus o con un altro gatto affetto, lo ri-contrarrebbe ripetutamente).
In alcuni gatti, secondo meccanismi non ancora chiari alla scienza, il virus ospitato dall’organismo per tutto questo tempo, può trasformarsi, mutare: il sistema immunitario del gatto, già impegnato nella difficile lotta di espulsione del coronavirus originario, si ritrova adesso ad affrontare un “nuovo” nemico. Purtroppo, questo nemico è molto più furbo del precedente perchè è capace di “nascondersi” tra le cellule dell’organismo, confondendosi persino tra quelle deputate a combatterlo! In un certo senso, è come se il sistema immunitario fosse dotato di un esercito all’interno del quale ci sono degli eversori che, notte tempo, organizzano la rivolta.
Infatti, i coronavirus mutati hanno una struttura tale per cui il sistema immunitario non riesce a riconoscerli, oppure sviluppa una risposta talmente forte da lesionare l’organismo stesso! In pratica, il sistema immunitario va in confusione, sa che c’è un nemico da attaccare e quindi ingrossa le file del suo esercito. Nel contempo, però, a man mano che l’esercito si ingrossa, aumenta anche il numero degli eversori, finchè l’esercito non si ritrova a combattere addirittura contro se stesso, autodistruggendosi.

Da cosa dipendono i sintomi della FIP?

Le conseguenze di questa battaglia possono essere due (e possono verificarsi insieme):
  • i vasi sanguigni si infiammano e a causa dell’infiammazione si forma del liquido derivato dal sangue (detto essudato) che si accumulera’ nell’addome, nel torace, nel sistema nervoso, nella retina
  • il sistema immunitario produce una tale quantita’ di cellule deputate alla battaglia in corso da intossicare l’organismo stesso e, in particolare, fegato, rene, pancreas, sistema nervoso centrale all’altezza dei quali iniziano a formarsi granulomi
A questo punto, il micio è malato di FIP in fase conclamata e può presentare una fila di sintomi che vanno dal versamento toracico e/o addominale, ad una insufficienza epatica/pancreatica che lo infiacchiranno con il passare dei giorni fino a spegnerlo definitivamente.
È importante dunque capire che tutti i sintomi classici della FIP non sono la malattia di per sè ma solo la conseguenza ultima di una fortissima risposta del sistema immunitario… contro se stesso :( ed è originata da un banalissimo virus che per cause sconosciute muta nell’organismo che lo ospita.

La FIP è contagiosa?

Come abbiamo detto, la FIP si origina dalla mutazione, dalla trasformazione all’interno dell’organismo di un comune virus della famiglia dei coronavirus in un qualcosa che il sistema immunitario non riesce a riconoscere. La malattia, quindi, è un qualcosa che si riferisce allo specifico gatto che l’ha sviluppata e come tale non è trasmissibile nè prevedibile (non si può trasmettere nè prevedere una mutazione!).
Quel che i gatti possono trasmettersi vicendevolmente è il coronavirus così come gli umani l’influenza ma che questo possa poi trasformarsi o meno in ciascun soggetto, è assolutamente individuale e non predicibile in alcun modo.

Esiste una forma di prevenzione da FIP?

Sarebbe molto bello poter rispondere positivamente a questa domanda ma temo di non poterlo fare.
In teoria, la prevenzione migliore consiste nell’avere gatti negativi al coronavirus (se il virus non è in circolo, non può mutare), il che è come dire avere persone che stabilmente non hanno l’influenza. Tuttavia, i coronavirus vivono normalmente nell’ambiente esattamente come i virus influenzali umani per cui sono molteplici le occasioni in cui un gatto potrebbe contrarne uno, così come sono molteplici le occasioni per un essere umano di contrarre l’influenza, soprattutto d’inverno.Allora, la miglior forma di prevenzione resta fornire al micio un ambiente e uno stile di vita tali da mettere in condizioni il suo sistema immunitario di reagire efficientemente all’attacco di un coronavirus, espellendolo in fretta e con decisione prima che una qualunque mutazione possa accadere. L’assenza di stress, l’igiene e il numero adeguato di cassette e di ciotole (è bene disinfettare tutto almeno una volta a settimana con 1 volume di candeggina e 32 d’acqua), un numero di gatti mai troppo elevato nello stesso ambiente, sono le norme di prevenzione minime per contenere i rischi.Inoltre, negli ultimi anni i ricercatori si stanno concentrando sempre di piu’ sui fattori genetici che regolerebbero le risposte immunitarie. Sembrerebbe, infatti, che la tendenza a sviluppare la FIP (ossia a sviluppare la mutazione) sia riconducibile ad una predisposizione che i gatti erediterebbero dai loro genitori.
Infine, è d’obbligo sottolineare come, purtroppo, l’insorgenza della malattia sia legata banalmente alla sfortuna. Come tutto ciò che dipende dal caso, anche l’insorgenza di una mutazione che può trasformarsi in una malattia letale, sfugge semplicemente al nostro controllo, per inseguire una logica di malasorte a cui certi mici sembrano ineluttabilmente legati.
Fonte: morgansplace.it 

LA MIA ESPERIENZA
Questa malattia fa si che il sistema immunitario stesso vada in confusione, aggredendolo...non riuscendo a combattere solo il coronavirus reponsabile della malattia. Il sistema immunitario combatte inspiegabilmente se stesso.
(La mia esperienza)..... le piastrine del sangue. Ogni emorragia anche minima non si arresta in tempi normali come accede in gatti sani. La mia Haru prendeva il cortisone mischiato nel cibo, così le difese immunitarie si abbassavano per permettere la generazione di nuove piastrine, anche se così è più esposto a prendersi anche un semplice raffreddore. La vedevo starnutire sangue e quando il naso era troppo intasato dal sangue, lei respirava con la bocca, mentre il sangue nel naso si seccava lentamente, troppo lentamente. Nell'ultimo periodo lo vomitava pure, a volte. Non riusciva più a mangiare i croccantini, quindi cibo soldi e croccante. Lo vomitava, andava avanti solo con carne in salsa o carne tritata della miglior qualità comprata dal macellaio. 
Ma a un certo punto il cortisone non basta più, prese altre tre medicine, ma purtroppo alla fine nulla l'ha salvata. Un gatto può resistere pochi giorni o mesi al massimo. Sopraggiungono anemia, reni e fegato si indeboliscono sempre più e per evitare sofferenze all'animale non rimane molta scelta. Haru ha lottato tanto ma alla fine si è spenta. 
Lui o lei non meritano di soffrire oltre quando è evidente che non rimane loro molto da vivere. SEGUITE SEMPRE I CONSIGLI DEL VOSTRO VETERINARIO. Vedere l'evolversi di questa malattia  è una cosa che non auguro a nessuno di vedere,  bisogna essere forti, anche se è difficile guardare le crisi. E' triste vedere l'evolversi di questa malattia, ma il tuo micio avrà sempre bisogno di te, finché non smetterà lui stesso di lottare. Questa è stata la mia esperienza.

sabato 21 settembre 2013

MARINA GATTA SINDACO: TUTTA LA SUA STORIA

Per chi non avesse ancora letto i post precedenti su Pippi e Marina, gatte sindaco, prima di leggere questo messaggio clicca QUI.


Vi racconto la storia di Marina Gatta Sindaco!!! 

di Massimo Rossi
Ho adottato Marina il 13 luglio 2013 e  due giorni dopo è entrata per la prima volta negli Uffici Municipali, diventando ufficialmente la Nuova Gatta Sindaco di Gravellona Lomellina! Marina ha avuto una vita movimentata. Per i primi tre o quattro mesi è sicuramente vissuta in una casa, poi è stata abbandonata nelle campagne vigevanesi dove, poco tempo dopo, ha dato alla luce 4 bellissimi micetti! Da brava mamma le ha accuditi e nutriti, malgrado le notevoli difficoltà nel trovare cibo! Sicuramente ha cacciato lucertole ed altri piccoli animaletti che vivono nelle campagne e cercando cibo in mezzo ai sacchetti della spazzatura! (Che sia una brava cacciatrice, l’ha dimostrato quasi subito, catturando in pochissimi minuti, una lucertola che, da giorni, girava indisturbata per gli uffici comunali) Quando si è accorta che con le sue sole forze non ce l’avrebbe mai fatta a salvare i suoi piccolini,intelligentemente li ha portati, uno ad uno, all’interno di una cascina, dove una signora vistala stremata, ha avuto compassione e li ha portati tutti in casa, dando loro da mangiare e da bere! La micetta coraggiosa e i suoi quattro micetti sono stati ospitati per qualche giorno. In seguito, avendo già diversi altri gatti e non potendo mantenere pure i nuovi arrivati, la gentile signora ha fatto quello che ogni persona normale dovrebbe fare in questi casi…………li ha portati al Gattile di VigevanoQui, la futura Gatta Sindaco ha continuato ad accudire i piccolini, fin quando, ormai svezzati, un paio sono stati adottati. Nel frattempo, la mia adorata Pippi è volata sul Ponte dell’Arcobaleno, lasciandomi triste e piangente, non senza avermi prima consigliato di adottare un altro gatto dal Rifugio del Micio, per poter donare anche a quest’ultimo una vita dignitosa, come quella (troppo breve...) che aveva vissuta la mia “Magica” micetta! Marina l’avevo notata subito, ma l’avevo scartata, perché avendola vista assieme a due micetti, non mi pareva giusto dividerla dai suoi figli! E’ stata una delle meravigliose volontarie del Gattile (Enrica Morgantini) che, vedendomi ancora indeciso fra due micette tigrate (una era quella senza coda, poi adottata dall’amica Marina Alberghini) ad indicarmi la futura “Marina” (ed è proprio il caso di dire che….fra i due litiganti…il terzo gode)!!!!! Saputo che i piccolini erano già svezzati e pronti per l’adozione, tutto è cambiato e, dopo averla fatta sterilizzare e testare (fortunatamente è FIV-FELV negativa!), l’ho adottata,dopo aver ricevuto da Lei una “testatina”…..segno inequivocabile che Pippi la stava guidando dall’alto, dato che quel gesto era stato il primo segno di affetto che mi aveva regalato 4 anni prima! Il 13 luglio 2013, Marina è entrata in casa mia e, nel giro di pochi secondi,  è diventata la padrona della casa! Ha cominciato a fare “ron ron”, a “fusare” fortissimo, contenta di essere con me e con mia mamma….che ha ricevuto pure lei la sua buona dose di coccole, facendola innamorare di quello scricciolo (allora...) di gattina!!! Due giorni dopo, come detto all’inizio, è cominciata ufficialmente la carriera di Marina Gatta Sindaco! Nei primi giorni ha passato gran parte del tempo nell’Ufficio Tecnico, dove pareva trovarsi meglio che in qualsiasi altro posto ed io cominciavo a temere che non si sarebbe mai abituata ai ritmi dell’ufficio, alle persone, ai rumori prodotti dalle stampanti, dal fax, dalla fotocopiatrice!!!! Confesso che, per almeno una decina di giorni, ho temuto di avere sbagliato nella scelta della nuova Gatta Sindaco…poi, come diverse amiche mi avevano detto, Marina ha gradualmente preso confidenza con l’ambiente ed ora (sono passati due mesi dall’adozione) è diventata veramente la degna erede di Pippi!!! Certamente ha ancora tanto da imparare per poter essere paragonata alla mitica Pippi, ma è sulla buona strada per poter, fra 20 anni, essere ricordata come una gattina speciale, anzi….”Magica”!!! Io posso solamente aggiungere che, caratterialmente, è molto più vivace di Pippi, ma è altrettanto dolce e buona, adora giocare con qualsiasi cosa, non ha paura del trasportino (spesso ci dorme dentro…) e salta come un……….Gatto!!!!
P.S.: Sono una persona piena di difetti, ma la presenza di una gattina nella mia vita, ha migliorato il mio carattere e mi ha reso sicuramente una persona più sensibile e, penso, anche una persona migliore!!!

P.S.2: La foto che correda questa nota è una delle poche che non ho scattato io, ma le amiche Marina Cauboi e Manuela Settefaccende e ritrae Marina intenta a darmi una testatina sulla fronte. E’ una immagine che mi commuove tantissimo, perché si vede quanto amore la micetta ha nei miei confronti! Penso proprio che mi voglia tanto bene…..

Massimo Rossi, papà di Pippi e Marina Gatte Sindaco

Fonte: facebook

martedì 17 settembre 2013

LA GATTA SINDACO DI GRAVELLONA LOMELLINA: MARINA (RICORDANDO SEMPRE PIPPI)

Nei precedenti post avevo parlato della nuova gatta sindaco del comune lombardo di Gravellona Lomellina. 

Marina si trova benone negli uffici ed eccola qui in una nuova foto e ce ne sono altre (clicca qui per vederle tutte) e sulla pagina facebook de IL RIFUGIO DEL MICIO di Vigevano, da cui Marina proviene e prima di lei Pippi, venuta a mancare a luglio con il dispiacere di tutti. Per chi non avesse letto la storia delle gatte sindaco, ecco il link dei post precedenti.
-http://micilegamespeciale.blogspot.it/2013/08/nuova-gatta-sindaco-gravellona.html
-POST "MARINA GATTA SINDACO: TUTTA LA SUA STORIA"
http://micilegamespeciale.blogspot.it/2013/09/marina-gatta-sindaco-tutta-la-sua-storia.html

AL RIFUGIO DEL MICIO SONO STATI ANCHE DEDICATI DEI SERVIZI TV E QUESTO E' UNA PARTE CHE POTETE TROVARE ANCHE SU YOUTUBE.
http://www.youtube.com/watch?v=R8dVzz9O8v0

sabato 14 settembre 2013

GATTI DA ADOTTATE E L'IMPORTANZA DELLA STERILIZZAZIONE

Ci sono tanti gatti che attendono casa nei rifugi. Soffermatevi a riflettere. Questi animali vanno incontro a numerose sfortune, finiscono in queste strutture perché: sono randagi e fanno parte di colonie feline, sono stati abbandonati e condannati a morte (perché abbandonare un micio di casa per strada, significa condannarlo a morte, non è una vita a cui sia vagamente abituato), i vecchi proprietari si trasferiscono e non possono più tenerli, nascono nei gattili.....Passano poco, tanto tempo o tutta la vita in stanze o gabbie (chi sta in gabbia è perché si tratta di cuccioli, o gatti che non hanno fatto ancora il test FIV e FELV per determinare se spostarle in stanze dove sono presenti gatti sani o in quelle per i mici malati) e in attesa di trovare una casa e di uscire da li.

Certo, sono più al sicuro in gattile che per strada dove corrono numerosi pericoli, ma ciò che occorre loro è una casa, qualcuno che se ne occupi. Se noi fossimo al loro posto, li ad aspettare di essere notati e portati a casa, di essere scelti.....Provate a pensare. Questo provano. Loro sono li ad aspettare 
E poi le fusa e lo sguardo di un gatto non sono fra le cose più dolci e rilassanti del mondo?
 In oltre è importante sterilizzare i gatti perché le numerose nascite portano per lo più a nascite di altri gatti abbandonati a se stessi ed esposti ai pericoli della strada, in oltre un gatto non castrato o sterilizzato se lasciato libero di girare potrebbe non far più ritorno a casa perché ad esempio il maschi nel periodo dell'accoppiamento vanno in cerca di femmine e non riescono a ritrovare la strada di casa perché si è allontanato troppo e lo stesso per la femmina, anche lei potrebbe trovarsi disorientata oltre a fare specifici miagolii per casa ogni volta che va in calore. Ogni mese al rifugio arrivano tanti mici abbandonati a se stessi, non possiamo semplicemente dire "Tanto se la sanno cavare da soli, sono gatti". No! Il fatto che sappiano essere autosufficienti non significa che non abbiano bisogno d'aiuto e qualcuno che pensi a loro. Che siano sani o malati. Il gatto è un animale che quando ti da la sua fiducia è qualcosa di meraviglioso. Non tradirla.

giovedì 12 settembre 2013

LA STORIA DI MICIO SILVESTRO MALTRATTATO E ORA CERCA CASA

Su facebook ho trovato la storia di questo micio, è atroce.
Poveretto, è stato maltrattato e ora cerca famiglia. Leggete questa storia che ha dell'incredibile!!!!

-Devo raccontarvi una storia ATROCE accaduta a questo micione di 4 anni che chiameremo Silvestro al quartiere tufello a Roma....
Questo passerotto sempre vissuto in casa un giorno improvvisamente è stato BUTTATO IN STRADA dai suoi "ex padroni", lui ha pianto disperatamente cercando di tornare a casa ,si è piazzato davanti la porta della SUA CASA grattandola continuamente, piangendo, chiamando disperato i suoi padroni!!!Quegli ESSERI IGNOBILI però infastiditi da questo povero micio piangente lo hanno prima cacciato a calci e botte, poi vedendo che lui continuava disperatamente a cercare di tornare A CASA SUA, DA LORO , DALLA SUA FAMIGLIA.......GLI HANNO BUTTATO L'ACIDO ADDOSSO!!!!!!!!!!!!!SI LO HANNO USTIONATO CON L'ACIDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ovviamente sono stati PLURIDENUNCIATI e ora il piccolo silvestro è in cura , gli sono rimaste delle piaghe che si chiuderanno ma ll'importante ora è TROVARE UNA CASA PER LUI ASSOLUTAMENTE!!!!!!!!!!Silvestro è buonissimo, docile, fusotto, e a pelo semilungo. le piaghette da acido stanno guarendo ed è stato sterilizzato, vaccinato e testato ma purtroppo è risultato positivo alla Fiv.Si trova a Roma ma è adottabile in tutto il Centro - Nord con controlli pre e post affido e modulo d'adozione.
PER INFO Arianna 333.3430076 - dunkina727@hotmail.it -

AGGIORNAMENTO: Buone notizie! A quanto pare Silvestro ha trovato casa! ;-)


Fonte: facebook 

PERCHE' IL GATTO SOFFIA E FA LE FUSA?

Quel dolce, dolce, dolcissimo modo che hanno i gatti di mostrare il loro affetto a noi umani (cosa che ci fa rilassare!) e tra loro. Per info sulle famose fusa, su quel momento in cui  il micio sembra che stia facendo la pasta a mano, anzi a zampe, è un vero e proprio linguaggio.... Leggete qui:
http://www.greenstyle.it/perche-il-gatto-fa-le-fusa-21094.html
E quando soffia vuole dirci che è irritato o altro....Cosa precede questo comportamento, nel dettaglio? Leggete qui:

domenica 1 settembre 2013

PET THERAPY CON I GATTI


Si sa quanto, per le persone malate in ospedale, poter vedere un animale, il proprio o di quelli utilizzati per la pet therapy aiuti la guarigione e io sono perfettamente d'accordo.
Ecco un articolo interessante.

Gatti in ospedale, proprio come già avviene in alcuni progetti pilota che vedono coinvolti i cani tra le corsie. L’AIDAA, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente, si sta battendo per il gatto di reparto, un micio capace con il suo calore e la sua presenza di restituire il sorriso ad anziani e bambini malati. La pet therapy ha, oltre ai vantaggi sull’umore, fondamentali per guarire presto, la capacità di accelerare il processo di recupero, diminuendo i tempi di degenza. Ovviamente bisognerà prendere tutte le precauzioni igienico-sanitarie del caso, prima di consentire l’accesso al gatto nelle camere e negli spazi ricreativi. Nella proposta inviata dall’AIDAA ai direttori dei maggiori ospedali italiani si parla di escludere, come è giusto che sia, i reparti di urgenza, di rianimazione e le unità d’emergenza oltre che ovviamente la chirurgia. Per il resto via libera, dopo i dovuti controlli, ai gatti soprattutto in pediatria e geriatria, dove le lunghe degenze di soggetti emotivamente fragili come anziani e bambini necessitano del supporto psicologico di un quattro zampe.Come ha sottolineato Lorenzo Croce, presidente nazionale di AIDAA, il gatto di reparto è una proposta innovativa

che potrebbe lanciare un segnale positivo proprio a favore di quelle categorie di pazienti che sono soggetti a lunghi e a volte delicati ricoveri. In questa prima fase abbiamo inviato una lettera ai direttori dei maggiori ospedali italiani e di quelli dove la pet-therapy è una pratica ormai consolidata. Se lo vorranno, siamo pronti a spiegare la proposta e a dare una mano per realizzare questa esperienza. Crediamo nella interazione uomo-animali, e siamo certi, anche sulla scorta di esperienze conosciute direttamente come quella dei cavalli in carcere, che la presenza di un gatto in reparto possa giovare molto all’umore dei pazienti, specialmente se si tratta di bambini o anziani soli, che provano piacere e si sentono appagati nel prendersi cura di un animale.


GATTI E ANTICO EGITTO....

E' proprio vero!

FONTE: facebook