MICI - LEGAME SPECIALE

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giovedì 20 dicembre 2012

GATTI FIV, FELV E PIF

Esistono anche notizie tristi ma da sapere per sapere come comportarsi...
Nel precedente post vi avevo parlato di Bianca, una micia FELV.
La FELV (leucemia felina) è malattia causata da questo virus è una "forma di cancro delle cellule del sangue chiamate linfociti (un tipo di leucemia)......."
"La malattia ha un ampio spettro di effetti. Il gatto può combattere l'infezione e diventare totalmente immune, può diventare un portatore sano che non si ammala mai lui stesso ma può infettare altri gatti, un caso intermedio in cui il gatto ha un sistema immunitario compromesso".
"La malattia ha un ampio spettro di effetti. Il gatto può combattere l'infezione e diventare totalmente immune, può diventare un portatore sano che non si ammala mai lui stesso ma può infettare altri gatti, un caso intermedio in cui il gatto a un sistema immunitario compromesso"

La FIV (AIDS)  "è un lentivirus che colpisce il sistema immunitario del gatto compromettendone l'efficiente funzionamento e rendendo quindi il gatto affetto da FIV più suscettibile a infezioni secondarie. Il FIV è un virus che colpisce solo il gatto e che non contagia né gli esseri umani né gli altri animali, purché non siano felini. I gatti affetti da FIV possono vivere una vita lunga, sana e relativamente normale, senza mostrare alcun sintomo di malattia, ma solo mostrando una maggiore suscettibilità a infezioni secondarie che necessitano solitamente di terapie più lunghe rispetto a quanto non avvenga in gatti FIV negativi. Pertanto i gatti FIV positivi dovrebbero vivere in casa, liberi da stress e seguiti con attenzione affinché ogni minima avvisaglia di malessere venga prontamente affrontata e correttamente gestita. Il contagio avviene tramite scambi si sangue 
o altri fluidi organici tra un gatto malato ed uno sano....."
IN OLTRE SULLA FIV LEGGETE ANCHE QUESTO:
http://micilegamespeciale.blogspot.it/2013/09/gatto-fiv.html


La PIF o FIP (Peritonite infettiva felina)

La PIF o FIP "di origine virale, causata da un 'corona virus'. È altamente infettiva tra gatti e non contagiosa per l'uomo e altri animali domestici (tipo cani, criceti o altri). Colpisce popolazioni feline con analoghe caratteristiche cromosomiche ereditarie, per cui in una colonia non tutti i felini vengono colpiti, recettiva la tigre in cui è mortale. Colpisce le sierose: pleure, pericardio, peritoneo. Per cui può colpire tutti gli organi interni agendo dall'esterno del loro rivestimento sieroso. Può avere decorso molto rapido, anche solo 3 giorni, o sub acuto, con decine di giorni di convalescenza ma purtroppo è sempre ad esito fatale.
Sintomatologia: il gatto si mostra indebolito, fiacco, mangia sempre meno, esce meno e fa passeggiate sempre più corte. Se la malattia colpisce i reni, come primo sintomo si osserva che l'animale fatica a trattenere la pipì e si trova a sporcare nelle varie stanze della casa dove rimane inavvertitamente chiuso anche se solo per tempi limitati. L'urina in questo caso è un po' appiccicosa (simile a quella di un gatto diabetico). In un secondo stadio immediatamente successivo questa urina può essere a volte mista a sangue. Se colpisce il fegato, si può osservare che le gengive diventano gialle (invece che rosate) come se avesse l'ittero e in genere le parti rosate si decolorano e assumono tonalità giallastre. Nel frattempo, il gatto si indebolisce sempre di più e sempre più velocemente, mangiano sempre meno fino a niente del tutto nella fase acuta e al contrario, bevendo molto e di frequente. La peritonite infettiva porta anche ad anemia, formazione di liquido nell'addome, per cui il gatto diventa sempre più scheletrico (gli si possono contare le vertebre), ma con l'addome enormemente gonfio e dopo poco muoiono. L' ascite o versamento addominale è spesso presente, ma può verificarsi anche un versamento toracico che porta a complicanze di natura respiratoria (ipoventilazione e dispnea conseguente). Il liquido raccolto per centesi (aspirazione tramite punzione della cavità interessata) presenta un elevato tasso proteico (oltre 4 g/dl) e risulta filamentoso. La causa dei versamenti va ricercata in una vasculite (infiammazione dei vasi) ad opera del coronavirus che provoca una aumentata permeabilità di vene, capillari e arteriole con conseguente stravaso di plasma. La terapia d' elezione è a base di Interferone felino, ma risulta solo un palliativo e l'animale muore o viene sottoposto ad eutanasia a causa dell' inevitabile emaciazione conseguente all'infezione primaria e alle complicanze batteriche secondarie. Va però detto che la sola presenza del corona virus nell'organismo non ha nessun significato. La maggior parte dei gatti si libera del virus tramite le feci quindi, la presenza dello stesso al momento dell'eventuale test, non è rilevante ai fini della diagnosi della malattia. La Fip è causata da una mutazione del corona virus dovuta a cause sconosciute. Il corona virus può persistere nell'organismo anche per diversi anni, senza però tramutarsi mai in peritonite infettiva".


Fonti: wikipedia

SULLA PIF LEGGI ANCHE QUI.

La Peritonite infettiva felina è una malattia terribile, purtroppo non esistono cure. Questa malattia fa si che il sistema immunitario stesso vada in confusione, aggredendolo...non riuscendo a combattere solo il coronavirus reponsabile della malattia. Il sistema immunitario combatte inspiegabilmente se stesso.
(La mia esperienza)..... le piastrine del sangue. Ogni emorragia anche minima non si arresta in tempi normali come accede in gatti sani. La mia Haru prendeva il cortisone mischiato nel cibo, così le difese immunitarie si abbassavano per permettere la generazione di nuove piastrine, anche se così è più esposto a prendersi anche un semplice raffreddore. Ma a un certo punto il cortisone non basta più, prese altre tre medicine, ma purtroppo alla fine nulla l'ha salvata. Un gatto può resistere pochi giorni o mesi al massimo. Sopraggiungono anemia, reni e fegato si indeboliscono sempre più e per evitare sofferenze all'animale non rimane molta scelta. Haru ha lottato tanto ma alla fine si è spenta. 
Lui o lei non meritano di soffrire oltre quando è evidente che non rimane loro molto da vivere. SEGUITE SEMPRE I CONSIGLI DEL VOSTRO VETERINARIO. Vedere l'evolversi di questa malattia  è una cosa che non auguro a nessuno di vedere,  bisogna essere forti, anche se è difficile guardare le crisi. E' triste vedere l'evolversi di questa malattia, ma il tuo micio avrà sempre bisogno di te, finché non smetterà lui stesso di lottare.
Questa è stata la mia esperienza.

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