MICI - LEGAME SPECIALE

MICI - LEGAME SPECIALE

martedì 25 febbraio 2014

MERCURY, GATTINO SENZA LE ZAMPE ANTERIORI: TRISTE STORIA MA A LIETO FINE

Dagli Stati Uniti una storia a lieto fine di un micino sfortunato. 
Mercury, un micino che a 4 giorni di vita viene trovato esanime  dopo aver perso le zampe anteriori per colpa di una falciatrice.
Soccorso e poi adottato da una coppia di Los Angeles, Mercury oggi ha un mese e mezzo, sta bene ed è un tipo vivace, gioca e riceve un mucchio di coccole.

GUARDATE IL VIDEO DI MERCURY NEL LINK!


FONTE:http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/mercury_cucciolo_gattino_zampe_anteriori_falciatrice_video/notizie/504476.shtml

DENUNCIARE CHI MALTRATTA GLI ANIMALI

CRUDELTA’ SUGLI ANIMALI: INAMMISSIBILE

Il maltrattamento degli animali, è un reato previsto dall’’art. 544-ter del Codice Penale che recita:1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale. Questa la legislazione vigente. Non deve essere considerato “maltrattamento” solo la situazione più tragica, quella che per notizia e informazione ci viene fornita attraverso i media. Ma qualsiasi situazione che costringa un animale a vivere in condizioni inaccettabili, come ad esempio spazi ristretti, malnutriti, senza un riparo adeguato…Troppe però sono oggi le situazioni che rimangono impunite e se ne possono osservare e recuperare traccia in ogni parte del mondo: allevamenti intensivi, laboratori, canili, circhi, e, non ultimo, il possesso di un animale domestico da cui molto spesso scaturisce il successivo abbandono e randagismo.Il fatto che esista una legge in un codice penale (e quindi una coercizione) non sta a significare che ci debba essere comunque uno spregevole diritto a considerare l’animale inferiore, ma il rispetto verso gli animali deve essere, nel 2012, un dovere morale. Il fatto di appartenere ad uno stesso habitat naturale, e ove non sussistano esigenze alimentari particolari, dovrebbe essere sufficiente a riconoscere che il diritto di rispettto verso gli animali (specialmente quelli che si integrano nella società) non lo dovrebbe decidere il legislatore ma bensì la coscienza.L’uomo dovrebbe semplicemente limitarsi a rispettare la Natura, e con essa, il mondo animale. Se questo non avverrà la Natura si riprenderà i suoi spazi…come già sta avvenendo con il dissesto idrogeologico…
Daniela Beretta
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Immagine Web Fonte :

sabato 22 febbraio 2014

BAMBINI CHE LEGGONO AI GATTI

Questi bambini leggono i libri ai gatti. Sembra stupido finchè non sai il perchè.

In Pennsylvania (Stati Uniti) c’è un’associazione che si occupa di recuperare i gatti abbandonati e maltrattati e di riavvicinarli all’uomo, per farli poi adottare a chi se ne vuole prendere cura. Una specie di canile per gatti disperati che non hanno più fiducia negli esseri umani.
Ma come fanno a recuperare gli animali? Beh, gli affiancano quello che di meglio l’umanità può offrire: un bambino. I bambini che partecipano a questo programma devono sedersi lì tranquilli, in apposite stanzine con i gatti e leggere ad alta voce libri per bambini. Piano piano i gatti si abituano al suono ritmico della voce e tornano ad avere fiducia, si avvicinano e iniziano a fare amicizia e a ricevere coccole.Funziona? A detta dell’inventore di questo metodo, Kristi Roderiguez, sì: i gatti tornano ad essere socievoli e funziona molto bene anche per i ragazzini che -esercitandosi- migliorano la propria capacità di lettura, nonchè l’autostima.

FONTE>>>http://www.dailybest.it/2014/02/12/questi-bambini-leggono-i-libri-ai-gatti-sembra-stupido-finche-non-sai-il-perche/#

venerdì 21 febbraio 2014

AMBULATORIO PER GATTI RANDAGI A IMOLA

Ad Imola è stato inaugurato da poco un nuovo ambulatorio veterinario pubblico rivolto ai gatti randagi. La struttura riutilizza gli spazi di un vecchio complesso, oggi ristrutturati e attrezzati di tutto punto anche per eseguire gli inteventi chirurgici su tutti gli amici a 4 zampe e in particolare sui gatti.Lo scopo principale dell’ambulatorio, infatti, è quello di effettuare la sterilizzazione chirurgica necessaria per il controllo delle nascite nella popolazione felina. Come ha spiegato Apre a Imola l’ambulatorio pubblico per i gatti liberiil Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Imola Gabriella Martini:Una parte essenziale della gestione sanitaria dei gatti liberi è proprio la limitazione dell’incremento numerico della popolazione felina attuata mediante la cattura, sterilizzazione chirurgica e successiva liberazione degli animali sia maschi che femmine. L’ambulatorio vuole essere anche una risposta al problema, sempre più diffuso, dell’abbandono dei gatti e alla difficoltà di gestione degli stessi che finiscono per vivere in modo semi-domestico e poco controllato nelle aree più urbanizzate. Presso la struttura, inoltre, saranno erogati servizi di microchippatura degli animali, il rilascio del passaporto e delle certificazioni sanitarie per viaggi all’estero. Per i cani il microchip e l’iscrizione all’anagrafe canina sono sempre obbligatorie, mentre per i gatti è solo su base volontaria, ma diventa necessaria nel caso si debba uscire dal Paese. L’obbligo, inoltre, vale anche per i furetti.Anche il passaporto per animali da compagnia (per cani, gatti e furetti) è strettamente necessario per viaggiare nei Paesi della Comunità Europea, come definito da una normativa apposita in vigore già dal 2004. Tale documento, valido per tutta la vita dell’animale, raccoglie tutti i dati sul vostro amico a 4 zampe: tatuaggio o microchip, fotografia, data di nascita, visite, vaccinazioni, ecc. inoltre, è utile anche se ci si reca in Paesi extracomunitari.
Via| Bologna Today; Photo Credit| Thinkstock

mercoledì 12 febbraio 2014

PETIZIONE PER SALVARE IL GATTILE DI ANCORA

SALVIAMO IL GATTILE RIFUGIO DI ANCONA
IL GATTILE RIFUGIO DI ANCONA E’ NUOVAMENTE IN PERICOLO!
Chiediamo al Comune di Ancona di non prospettare più immotivatamente ed a dispetto di quanto previsto dalla legge, la chiusura del Gattile di Ancona. Chiediamo di ristrutturare l’attuale immobile o, alternativamente, di fornire una soluzione di pari livello che garantisca loro lo stesso benessere cui sono abituati, nel rispetto delle leggi sulla tutela animale e contro il maltrattamento. Infatti gli 80 mici ospitati, da una cuccia calda e un ambiente domestico ricco di cure e attenzioni rischiano di essere trasferiti in un campo alla periferia di Ancona o smistati all’aperto nelle varie colonie feline presenti nella città, soluzioni palesemente inidonee a garantire la loro sopravvivenza in quanto gatti domestici e abituati alla cattività, oltre che in evidente contrasto con gli obblighi di legge. Per favore, aiutateci a fermare questo atto privo di ogni ragione! Inaccettabile inoltre il totale silenzio dell’amministrazione sul rinnovo all’Anta Onlus della convenzione scaduta il 31/12/2013, come previsto dalla delibera del Consiglio Comunale del 9 settembre 2013 votata all’unanimità, l’associazione di volontariato onlus sta mantenendo gli animali a proprie spese senza copertura finanziaria. Il Gattile Rifugio di Ancona è una struttura comunale che esiste da più di quindici anni, è gestita dai volontari dell'Anta Onlus Sezione di Ancona che ogni giorno, con amore e devozione, si prendono cura di mici abbandonati, inabili o maltrattati, recuperandoli al loro triste destino e trovando per loro una nuova famiglia che li ami e li accolga, fornendo anche un enorme servizio civile per la lotta al randagismo. E' un rifugio all'avanguardia, una grande casa dove gli animali vivono tutti liberi in unambiente che cerca di ricreare quanto più possibile una situazione domestica e familiare. Non permettiamo all’amministrazione comunale di far cessare tutto questo. ORA DICIAMO BASTA!!
Potete conoscerci meglio guardando il nostro sito www.antancona.org o la pagina facebook https://www.facebook.com/gattileanconavallemiano .
“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali.”

lunedì 10 febbraio 2014

PET TERAPHY CON I GATTI

PET TERAPY: IL GATTO E IL RAPPORTO CON ANZIANI E LAVORATORI STRESSATI
Il gatto osserva.
Il gatto sente. Il gatto intuisce.
Il gatto sceglie in base al suo istinto.
Il gatto usa agilmente il suo corpo, ha una saggezza istintuale e consapevole.
Il gatto si lega al suo compagno uomo non perché è il suo padrone ma se prova una sintonia empatica profonda.
Il gatto non è simbiotico, perciò non entra in confluenza. Al contrario è in costante contatto con i suoi bisogni e cerca il modo più efficace per soddisfarli.
Il gatto ha un valore referenziale è cioè un ente dialogico che si realizza attraverso un interscambio. Viene quindi a crearsi un concetto di pet - relationship che scardina quello antropocentrico dell’animale oggetto di conoscenza o strumento di utilizzo.

Il gatto è utilizzato nella pet-therapy grazie alla sua indipendenza soprattutto con persone che vivono sole e che, a causa della patologia o dell'età, non sono agevolate negli spostamenti.
Indicato per la cura degli anziani e per alleviare la loro solitudine. Infatti, a causa del naturale procedere della vita, i vecchi devono, spesso, devono affrontare frequenti lutti, vedendo quindi restringersi il loro universo conosciuto; questo può causare sintomi depressivi e una profonda ansia e tristezza. Molti si sentono inutili e tendono a chiudersi in sé stessi.
In Svizzera, nel 1999 anno Internazionale dell’Anziano, l’Ufficio Federale di Statistica di Zurigo ha svolto uno studio che ha rilevato che 7 anziani su 10 tra quelli che avevano la percezione di una buona salute nonostante gli acciacchi dovuti all’età, vivevano in casa in compagnia di un cane o di un gatto. Il prendersi cura di un animale, come il gatto che ti guarda negli occhi da pari (a differenza del cane che per sua natura guarda l’uomo come dominante), ti segue quando ti muovi nella stanza alzando la coda miagolando e reclamando attenzione,aiuta ad eliminare la sensazione d’inutilità. L’anziano che vive con un gatto vede realmente migliorare la qualità della propria vita, inoltre, è molto meno improbabile che il gatto faccia inavvertitamente inciampare una persona come può invece accadere con il cane a causa della sua esuberanza.
Il loro impiego è utile anche per le persone anziane non autosufficienti, affette dalMorbo di Alzheimer e quelle che vivono in Istituto.
Queste, infatti, affrontano generalmente una realtà molto più cupa rispetto a quelli che non ci vivono. Sono più soggetti a chiudersi in sé stessi e a rifiutarsi di interagire non solo con gli altri, ma anche ad effettuare attività di gruppo. Spesso nelle strutture all’avanguardia l’operatore usa gatti o cani come mediatori sociali: grazie ad essi l’anziano si apre e accetta di interagire con le altre persone. 

Il tempo diminuisce l’acutezza dei sensi, cala la vista, si sente di meno, ma il tatto rimane. Le persone anziane hanno bisogno come tutti di essere toccate e di toccare: accarezzare la morbida pelliccia di un gatto, sentire la sua presenza sul letto soddisfa l’esigenza tattile.
In Francia alcuni Istituti per anziani accettano che i residenti vivano con un animale e il motivo è semplice: sono stati condotti studi che hanno confermato l’importanza dell’animale nella vita del loro padrone. Sarebbe molto bello se anche l’Italia si avvicinasse alla Francia accettando nelle lunghe degenze o negli Istituti che l’animale domestico conviva con il proprio compagno umano, ma le leggi italiane in materia animale sono purtroppo ancora inadeguate. 

Inoltre, si possono ottenere benefici ottenibili dalla compagnia e dal contatto fisico con un gatto per quanto riguarda la sfera dei disturbi stress-correlati, disturbi depressivi, sindrome ansiogena e problematiche comunicativo-relazionali. 
A differenza del cane, la difficoltà del gatto a fidarsi ed affidarsi all’essere umanostimola la costanza nei rapporti, l’autocontrollo (raramente la specie felina apprezza contatti invadenti), l’impegno prolungato per ottenere risultati tangibili. 
Il contatto con il pelo del gatto è piacevole e distensivo, agisce sul battito cardiaco e sulla pressione sanguigna, l’emissione delle fusa dona un immediato riscontro delle attenzioni rivolte all’animale, ma non è l’unico modo di interagire con esso. Interventi di Pet Therapy con gatti possono essere sviluppati anche gestendo gruppi felini dei gattili, a cui somministrare cibo e cure e da cui ottenere, con il tempo, fiducia ed avvicinamento graduali.
E’per questo motivo che prendersi cura del gatto potrebbe essere indicato come possibilità per lavoratori stressati e ansiosi, coloro che devono affrontare le sfide di un mercato sempre più agguerrito e privo di umanità qualimanager o lavoratori con un alto rischio di burnout.
Infatti, lo stress è una delle cause principali di assenteismo lavorativo, richieste di malattie e burout, che portano ad una significativa perdita per la produzione.
Secondo lo studio effettuato dalla Virginia Commonwealth University, chi porta il proprio animale domestico sul lavoro è più soddisfatto e produttivo professionalmente e anche i colleghi ne traggono dei benefici.
Durante questo studio, i ricercatori hanno confrontato i dati psicofisici relativi a coloro che portano i animali domestici in ufficio, comparandoli con coloro che invece non ne hanno, valutandone diversi fattori tra i quali lo stress, la soddisfazione, l’impegno e il supporto organizzativo. Ciò che è emerso è che vi sono significative differenze di livelli di stress nei giorni in cui l’animale era presente al lavoro e quelli in cui era assente.

Insomma, gli studiosi lo affermano da molto tempo e i veri gattofili ne danno la conferma: i gatti sono terapeutici e aiutano a risolvere situazioni difficili.
Ad esempio, dopo una dura giornata di lavoro, tra i vari impegni, è un piacere rilassarsi grazie all’amato gatto che riempie il proprio padrone di coccole e attenzioni. Impossibile non lasciarsi andare ad un sorriso per il loro modo di fare buffo e giocherellone.
È la scienza stessa a confermarlo definitivamente: i gatti fanno bene!
A dimostrarlo anche un gruppo di ricercatori della University of Minnesota, i quali hanno provato che possedere un felino riduce di un terzo il rischio di essere colpiti da un infarto, da un ictus o da altre malattie cardiovascolari.
In Francia, un veterinario ha proposto un singolare rimedio: vendere via Internet un cd con le fusa del gatto, convinto che i suoni bassi, profondi e misteriosi emessi dai felini abbiano un effetto molto rilassante sull'uomo. Una delle teorie afferma che il ‘potere’ delle fusa derivi da una contrazione dei muscoli della laringe, o dalle vibrazioni prodotte da una vena particolare, ma finora nessuna ipotesi è stata confermata. Ma di una cosa si è certi, l’ascolto delle fusa feline ha un impatto calmante sull’uomo perché attiva i neuroni che producono serotina. 

GATTI CHE DORMONO IN POSIZIONI ASSURDE

PAGINA FACEBOOK

venerdì 7 febbraio 2014

LE FUSA DEI GATTI...

Le fusa dei nostri micetti che curiamo con amore sono veramente il suono della pace universale.


giovedì 6 febbraio 2014

APPELLO: SOSTENERE L'UFFICIALE MEDICO A PROCESSO, REO DI AVER SALVATO UNA GATTA IN KOSOVO!

FONTE>>>https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10152023657883224&set=a.57141143223.71156.18870183223&type=1&theater
PRESIDIO PER SOSTENERE L'UFFICIALE MEDICO A PROCESSO, REO DI AVER SALVATO UNA GATTA !IN KOSOVO !!! Domani Venerdì 7 febbraio, in concomitanza con l’inizio del processo a Barbara Balanzoni, l’Enpa organizza un presidio davanti al Tribunale per sostenere ed esprimere solidarietà all’ufficiale medico a giudizio per avere salvato una gatta partoriente nella base militare italiana in Kosovo. L’appuntamento, a partire dalle ore 8.30 in Viale delle Milizie 5/c a Roma. Vi aspettiamo numerosi !!!

mercoledì 5 febbraio 2014

lunedì 3 febbraio 2014

POCHI GIORNI PER SALVARE MICI DA UNA PERRERAS SPAGNOLA

Da una perreras spagnola solo pochi giorni per salvare questi mici! Ognuna delle loro vite costa tanto, si cerca di salvarli tutti! Purtroppo la realtà delle perreras spagnole è tremenda. SALVIAMO QUESTI 12 GATTI! NON RIMANE MOLTO TEMPO! SALVARE OGNUNA DI QUESTE VITE SIGNIFICA DARE LORO UN FUTURO!!!

domenica 2 febbraio 2014

UN PENSIERO! BASTA MALTRATTARE E ABBANDONARE CANI, GATTI E A TANTI ALTRI ANIMALI

UN PENSIERO MOLTO SEMPLICE!
GLI ESSERI UMANI ABBIANO RISPETTO PER GLI ANIMALI.....QUANTI DI LORO VENGONO MALTRATTATI E UCCISI PER FUTILI MOTIVI OGNI GIORNO?!
QUANTI CANI E GATTI AD ESEMPIO VENGONO ABBANDONATI O RESI IN FIN DI VITA? BASTA! BASTA! BASTA!!!! CHI FA QUESTO NON E' UN ESSERE UMANO!!!