QUESTO BLOG ERA NATO INIZIALMENTE PER UN ROMANZO CHE VOLEVO PUBBLICARE, COSI' NON E' STATO E HO DECISO DI COVERTIRE IL SITO PARLANDO DI UN ALTRA MIA GRANDE PASSIONE, I GATTI. PASSIONE CHE OGGI E' VIVA IN ME PIU' CHE MAI GRAZIE AD HARU, A CUI DEDICO IL BLOG.
GLI UNICI POST NON CANCELLATI SONO QUELLI RIFERITI AI DIARI DI VIAGGIO IN INGHILTERRA.
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La prima volta che ho visitato Londra è stato nell'estate 2008 (la seconda nel 2010). Insieme a due amiche ho affrontato un viaggio meraviglioso attraverso l'Inghilterra del sud, con base a Londra. In entrambi i miei soggiorni ho tenuto un diario di viaggio. Ecco alcuni stralci che spero possano farvi capire quanto la mia immaginazione abbia attinto da quei luoghi.
GLI UNICI POST NON CANCELLATI SONO QUELLI RIFERITI AI DIARI DI VIAGGIO IN INGHILTERRA.
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La prima volta che ho visitato Londra è stato nell'estate 2008 (la seconda nel 2010). Insieme a due amiche ho affrontato un viaggio meraviglioso attraverso l'Inghilterra del sud, con base a Londra. In entrambi i miei soggiorni ho tenuto un diario di viaggio. Ecco alcuni stralci che spero possano farvi capire quanto la mia immaginazione abbia attinto da quei luoghi.
Scrivo per rendere omaggio a qualcuno di cui parlerò negli stralci dei diari, ma che nel novembre 2009 è venuta a mancare. A lei dedico tutto questo. Ho iniziato a scrivere quando, la mia micia Haru (in giapponese significa Primavera) era già malata e in seguito è venuta a mancare, ricominciare a scrivere è stata dura, era sempre lì con me mentre scrivero al computer o sulle gambe a guardarmi battere i tasti. Quando ho incominciato a scrivere, proprio a seguito del viaggio in Inghilterra nel 2008, lei era già malata (da maggio 2009), una rara malattia del sangue che la portata a prendere ben 4 medicine diverse. Per sette mesi l'ho curata giorno e notte e quando aveva le sue crisi, piuttosto rinunciavo a tante altre cose ma non mi allontanavo mai troppo da lei. Dovevo e volevo rimanere con lei, perchè mio padre lavorava e solo io sapevo come prendermene cura, potevo portarla solo io in qualsiasi momento in ambulatorio.
Lotto tanto per poter pubblicare proprio perchè è lei il mio esempio, lottava come una tigre contro la sua malattia, non voleva mai stare sola quando stava male, al contrario di quello che di solito fanno i gatti. Lei era speciale, molto. Non potevi non volerle bene. Era fuori dal comune e io l'avevo aspettata tanto, per quasi dieci anni avevo desiderato di avere un micio ed ero la persona più felice del mondo con lei in casa. Per lei faccio tutto questo e se mai pubblicherò spero che la dedica a lei me la facciano pubblicare, perchè vale molto più delle parole che contiene.
Mi manca ogni giorno, la vado a trovare spesso durante la settimana, dove l'ho sepolta.
Ora Haru, riposa sotto un mandorlo e quando il giorno del suo compleanno, il 7 aprile, vado a trovarla, il mandorlo era in fiore. Non poteva esserci posto migliore dove lasciarla.
Nelle notte in cui aveva le crisi,non andavo mai a dormire a ore decenti, soprattutto nei suoi ultimi 3 giorni, tanto non potersi muovere, eccetto la sera prima di andaresene, quando piano piano ha salito le scale fino a camera mia ed è salita sul mio letto, accoccolandosi contro le mie gambe, è stata l'ultima cosa che è riuscita a fare. Aveva due anni e sette mesi. Se lei ha lottato tanto, allora lotterò anche io, devo almeno provarci, per lei. Questa è Haru, era bellissima! Vero!
Questa l'ho scattata una settimana prima che se ne andasse.
Ora veniamo al DIARIO DI VIAGGIO -INGHILTERRA 2008-
Domenica 3 agosto 2008
Partenza da: Malpensa Terminal 2
Gate E23
Siamo già in volo.
Prima di partire e di entrare nel nostro Gate (E23) di Malpensa, qualche lacrima per Papà, mi dispiace lasciare lui e la micia. Spero che Haru faccia la brava. Quando l’ho salutata ieri sera e anche stamattina mi sono scappate delle lacrime, starle lontana è dura, sono sempre abituata ad averla intorno quella simpatica palletta di pelo, con quei due occhioni, mi tiene tanta compagnia.
Spero che papà non lavori troppo, torna a casa da lavoro sempre stanco.
Questa mattina ci siamo svegliate presto, alle 3.50 e alle 4.30 siamo partite. La Giulia è venuta con i suoi genitori. Abbiamo faticato a trovare parcheggio ma alla fine ce l’abbiamo fatta.
Imbarcati i bagagli al check-in nel settore G, abbia fatto colazione al bar.
Verso un quarto alle 7.00 siamo andate al Gate 23; passati i controlli sotto il metal detector ...... abbiamo atteso e poi ci siamo imbarcate.
........Il volo dura un’ora circa. Chissà quanto tempo ci metteremo ad arrivare in hotel e spero anche che la L si faccia sentire presto, appena arriviamo. Già perché lei è partita in treno qualche giorno fa per visitare Parigi e ci raggiungerà a Londra. Mi chiedo come se la stia cavando.
Chissà come sarà l’aeroporto di Gatwich e la stazione ferroviaria. Là sarà più complicato muoversi ma ce la faremo.
........
Per ora è tutto, appena posso scrivo. Comincio ad accusare i segni del sonno, al prossimo aggiornamento.
Appena atterrate ho sentito papà e dopo aver preso i bagagli, arrivati quasi subito.......
Dopo aver chiesto informazioni, siamo riuscite a prendere al volo il Gatwich Express.
Le valige erano pesanti e trovare posto per sistemarle è stata dura, come del resto trovare posto e lì due signori americani sono stati tanto gentili da aiutarci a capire la mappa della metropolitana, anche un ragazzo inglese è stato molto gentile.
Ovviamente io con l'inglese sono pessima. Eh! Benedetto inglese….
Arrivate a Victoria Station, chiedendo informazioni ancora abbiamo preso la linea azzurra per King’s Cross e da lì a Russel Square.
Le valige ce le siamo trascinate su e giù per tante scale e con tutta quella gente. Londra mi è sembrata terribilmente caotica anche se è normale che lo sia, ma ero talmente stanca e sudata! Incredibile! Comunque il mio braccio desto era a pezzi.
Finalmente in camera, piccola e carina abbiamo sentito i nostri genitori e provato a chiamare la Lucia ma niente. Forse non era ancora arrivata . Poco dopo qualcuno ha bussato alla porta. Era la Lucia, arrivata da mezz’ora circa.
Ho risposto ad un messaggio di sua cugina e siamo andate pranzo in un pub qui vicino.
.........
Qui ho dovuto chiedere delle posate e il tizio al bancone è stato scortese, sulla sua faccia si leggera benissimo che era divertito dalla mia difficoltà in inglese! Che tipo scortese.
Il British museum, a poca distanza dall’hotel, c’era il pieno di gente e l’entrata è gratis, perché i musei qui sono sovvenzionati dallo Stato. Quale somiglianza con l’Italia! Ah,ah,ah, ah……Magari.
Era enorme e bellissima la struttura interna; ci sono le sale sull’Egitto, sui Babilonesi, sulla Grecia (con i pezzi del Partenone ), sui paesi asiatici e che bello il Giappone.
Ho visto dal vivo, per la prima volta delle stampe giapponesi! C’era persino una enorme statua di un Budda, nella tromba delle scale che conduceva in alto nella sezione del Giappone.
Uscite e tanto stanche siamo tornate in hotel riposare, chiacchierato e poi uscite a mangiare.
Stasera ci riposiamo, che stanchezza! Domani ci aspetta una giornata fuori Londra, ma meno caotica di quanto sembri.
Papà sta bene e mi ha detto che Haru la fa giocare.
Ora sono proprio stanca. A domani.
Valeria
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