MICI - LEGAME SPECIALE

MICI - LEGAME SPECIALE

mercoledì 15 dicembre 2010

DIARIO DI VIAGGIO -INGHILTERRA 2008-


7°giorno

Sabato 9 agosto 2008



Sveglia presto per andare alla cattedrale di St.Paul, la fermata è lì  a fianco.
La cattedrale è stata ricostruita dopo il grande incendio di Londra del 1666.  Pare che l’incendio fosse partito dal forno di un panettiere e  che  da lì si sia propagato perchè molte case ed edifici erano fatti in legno, ci misero circa quattro giorni per domare le fiamme. In quell’occasione la vecchia cattedrale si St.Paul venne  ricostruita su progetto Sir Christopher Wren (1668).  Ha una grande cupola, seconda solo a quella di San Pietro. So che qui si sono sposati Lady Diana e il principe Carlo, era il 1981, se non ricordo male.
Preferisco le cattedrali gotiche a dire il vero, questa è molto elegante in pieno stile Seicentesco, ma non mi fa impazzire come le altre. Si può salire sulla cupola, sia dentro che fuori. A dire il vero io sono arrivata solo fino al primo livello. Guardare la navata centrale giù quando eravamo all’interno è stato difficile, soffro di vertigini quindi non mi sono goduta gli affreschi della cupola come avrei voluto, ma ricordo che sono molto belli.
Ho continuato a stare contro la parete dove ci si poteva sedere per tutto il perimetro, ma ero spaventa. L e G cercavano di tranquillizzarmi, ma io avevo davvero pura a stare lassù, poi siamo uscite all’esterno e si vedeva la città.
Che bello!
C’era vento, ma non troppe  neanche fastidioso.
Si po’ raggiungere anche un secondo anello più in alto, ma per arrivarci all’interno della cupola c’è una scaletta aperta, quindi si vede il vuoto e non è molto spazioso il percorso, non ce l’ho fatta e ho aspettato la Lucia e la Giulia che tornassero a recuperami.
Purtroppo ci sono stai intoppi dopo. La Lucia è scesa per prima e  G non vedendola pensavamo che fosse già scesa siamo andate a cercarla. Non la trovavamo poi per fortuna è saltata fuori, ma il risultato è stato che io e L  non abbiamo visto la cripta. Uffa! Non c’era più tempo e  poi era ora di pranzo!
Non so se ce la faremo ad andare al Tate Museum. Non credo.
Peccato!
Prima di cena abbiamo fatto dei giri a Westminster e abbiamo preso delle cartoline e souvenir vari io e G.
Io e L abbiamo scelto con cura due cartoline da 1 sterlina l’una, un po’ più grandi delle solite, da mandare a due nostri prof.
Poi siamo state in un piccolo bar, carino! A prendere qualcosa da bere.
.........
 E’ giunta la sera, l’ultima qui. Non è giusto!
Comunque a cena siamo state in un tipico pub qui a Westminster, è pieno di palazzi governativi qui intorno e non siamo neanche lontani dal Parlamento. Abbiamo  aspettato che inizi a illuminarsi. Si illumina ogni sera, dopo l’ora di cena.
Mangiando allegramente “Fish and Chips”, stuzzico L ogni tanto per questo, lei non ci va matta, ma ala maggior parte delle cose che mangiano gli inglesi a noi non piacciono, io sono di gusti classici quindi non c’è niente da fare.
Verso le 21.00 siamo andate verso il Parlamento e G ha chiesto a un poliziotto quando avrebbe incominciato a illuminarsi e difatti mancavano pochi minuti.
E’ stato bellissimo, romantico, in senso letterario, peccato per il vento.
Lentamente l’edificio si è illuminato, tranne una piccola parte, chissà perché e poi il riflesso dorato delle luci che si riflettevano sul Tamigi. Eravamo dall’altra parte del ponte. Ci siamo fatte le foto e io tentavo simpaticamente di andare controvento con l’ombrello dicendo “Contro vento, contro vento!” mentre L e  G stavano facendo delle foto o un filmato credo. Poverine, sono andata davanti  all’obbiettivo.
“Contro vento, contro vento!”
“Contro vento, contro vento!”
E’ stato divertente! Davvero. So già che l’Inghilterra mi mancherà. Non voglio andarmene!
 ........
Tornate in hotel in camera della Lucia ci siamo fatte un sacco di risate! Per quanto stanche tutte e due ci siamo divertite tanto a  scrivere quelle due cartoline! Io piangevo dal ridere.
Mi mancherà qui.
La cosa positiva è che tornata a casa troverò Haru ad aspettarmi. Mi manca la mia micia e poi voglio ternerò presto in Inghilterra, sì lo spero.
Che bello rivedrò la mia bella micia!


Valeria








 8°giorno


Domenica 10 agosto 2008



Abbiamo ancora la mattina libera prima di andare in aeroporto. Bagagli pronti. (Non è giusto!). Ci aspetta il mercato di Candem Town. La Lucia lo ha proposto e deve essere fantastico!


Cavolo! Candem Town è  bellissimo! Non ho mai visto un posto simile. Ci siamo arrivate in bus e si presenta come un quartiere con una via principale piena di negozi bizzarri con capi di abbigliamento originali e tante cose, è tutto colorato lì.
Alla fine un enorme arco con mattoni faceva da entrata in un posto dove c’erano vetrine  e bancarelle di oggetti, cibo, abbigliamento! Un negozio vendeva addirittura abiti e oggetti, futuristici e spaziali. C’era però una musica insopportabile e troppo alta, peggio che stare al cinema e l’abbigliamento poteva andare bene solo a carnevale o il 31 ottobre, almeno la maggior parte delle cose. Un altro negozio invece  vendeva tutto abbigliamento militare e una bancarella invece vendeva tra le altre cose soprammobili a forma di appendi abiti,però in miniatura alti massimo venti centimetri o poco più un po’ eleganti e retrò per appenderci orecchini e collane e c’erano anche dei porta anelli a  forma di decolté.  Purtroppo non avevo abbastanza contanti con me e poi erano un po’ troppo costosi.
Io mi ero già presa una scatola con lo specchio dentro, un portagioie con decori giapponesi, purtroppo la scatola che mi piaceva di più costava credo 35 sterline, ma era troppo e poi non c’erano le macchinette per la carta di credito.
Sparse per il grande mercato c’erano statue di cavalli enormi anche una testa, decoravano alcuni punti qua e là, poi c’erano i punti di ristoro, cinesi, turchi.......
Verso l’una era ora di tornare in hotel dove i nostri bagagli ci aspettavano. Ammetto che persino la mia camera mi mancherà.
Ora siamo qui all’ingresso ad aspettare di prendere l’autobus per Victoria Station.
.............
Arrivate a Victoria Station abbiamo preso il Gatwich express per l’aeroporto, dove siamo ora. Victoria Station è strategica per certi spostamenti, soprattutto per l’aeroporto.
Quando siamo arrivate nel settore G, se non ricordo male, quella della “easy jet” credevamo che i banchi fossero aperti, ma bisognava aspettare più di un’ora. Comunque la mia filosofia è “ meglio arrivare in anticipo, piuttosto che perdere il volo”.
Fortuna che un addetto che sapeva l’italiano ce lo ha spigato per ogni volo il check-in apre quando è ora di imbarcare i bagagli. Anche dopo abbiamo dovuto aspettare, come quella volta a Ibiza, quando tutti i passeggeri di un volo tra cui i, papà e gli zii siamo rimasti al Gate, soli, la sera, non c’erano altri ad aspettare come noi e abbiamo aspettato parecchio perché mancava l’omino che apriva le porte e staccava una parte del biglietto. Sembravamo abbandonati.
Quando l’omino è arrivato gli abbiamo fatto l’applauso.
Oggi lo stesso. Mah! Dopo abbiamo occupato il tempo nelle boutique.
Arrivate ai metal detector la G ha dovuto farsi riconoscere. Nel bagaglio a mano, si è tenuta due barattolini di marmellata. Gliele hanno trattenute. Il poliziotto che capiva l’italiano ha cercato di spiegarle.
La marmellata è semiliquida e superava i 100 ml che si possono tenere nel bagaglio  a mano, chiaramente G ne aveva di più e ha anche avuto il coraggio di lamentarsi, le ho detto tante volte di questa norma e lei niente!
Abbiamo aspettato parecchio al Gate, ma ora ci muoviamo.


Ora siamo in volo, che stanchezza! Spero di tornare presto a Londra. Tra poco atterreremo a Malpensa 2.
Che bello rivedo Haru a casa! La mia micia. Si è fatto tardi e questo viaggio è finito.



Valeria








 RIEPILOGO


Lunedì 11  agosto 2008



Di nuovo a casa! Per fortuna che ho una visione celestiale che allevierà la lontananza dall’Inghilterra! Haru, sono tanto contenta di rivederla, quando sono rientrata a casa ed è arrivata ero tanto contenta! E’ stato bello ritrovarla.
Le voglo un mondo di bene., è la micia migliore del mondo.
H un sacco di cose da sistemare. Anche perché papà domani parte e va in Spagna da amici che hanno la casa lì.
Oggi abbiamo fatto una spesa veloce e L rimarrà a farmi compagni dormendo a casa con me la notte.
I genitori di G erano talemente impazienti che hanno costretto pure papà a venire prima, eravamo addirittura in ritardo con il volo. Povero papà.

Sono di nuovo a casa e mi sono divertita tanto, sono soddisfatta. Sono tornata felice, non vedo l’ora di tornare e spero presto. Non vedo l'ora.


Valeria

  
 

QUI FINISCE IL DIARIO DI VIAGGIO DEL 2008. E' STATO UN VIAGGIO MOLTO IMPORTATNTE CHE AVREBE DATO IL VIA A QUELLO DEL 2010, DI QUEST'ANNO, AMNACORA NON CREDEVO CHE CI SAREI TORNATA DAVVERO COSì PRESTO.  PERCIO' IL VIAGGIO CONTINUA.


PS: Avete letto attentamente cosa ho scritto il settimo giorno, nella visita alla Cattedrale di St.Paul? Chi l'avrebbe detto che la visita a questo posto si sarebbe rivelata utile per questop romanzo!

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