MICI - LEGAME SPECIALE

MICI - LEGAME SPECIALE

venerdì 26 novembre 2010

DIARIO DI VIAGGIO -INGHILTERRA 2008-


3°giorno 
Martedì 5 agosto 2008


Questa mattina siamo andate ad Hampton Court. Già l’adoro! Per arrivarci abbiamo preso il tipico autobus rosso a due piani, caratteristico di Londra e siamo arrivate alla stazione ferroviaria di Waterloo, vicino al Tamigi, da dove potevo vedere, con le mie amiche, il Parlamento e l’abbazia di Westminster, dove vengono incoronati da secolo tutti i re e le regine d’Inghilterra.
In treno siamo arrivate velocemente alla piccola, ma carina, stazione di Hampton Court in circa mezz’ora. La reggia si fa notare, è molto bella, fatta per la maggior parte di mattoni rossi all’esterno.
Dopo aver pagato il biglietto, al negozio dei souvenir ho preso un libro che illustra la reggia e la sua storia, sono una maniaca di queste guide.
Appena entrate una signora, una guida turistica, ci ha consigliato, se volevamo di prendere dei piccoli apparecchi, tipo lettore mp3 e con cuffie, in italiano, per ascoltare le storie di ogni sala visitata, fermando o andando avanti con le spiegazioni schiacciando dei semplici tasti.
Divertente! Enrico VIII si trattava bene,  i cortili sono ordinati, all’inglese  e si possono fare delle belle passeggiate, peccato che questa mattina ha deciso di piovere!
Il salone è bellissimo, anche se non gigante. In pieno stile Tudor e il soffitto è particolare, a travi sporgenti. Veramente bello.
Peccato che non  si possano fare foto.
Alle cucine solo un’occhiata veloce e devo dire che anche  l’orologio astronomico nel secondo cortile entrando mi è molto piaciuto. Lo dedicò Enrico VIII ad Anna Bolena.
C’è un luogo in particolare che mi ha incuriosita, la galleria fantasma. La leggenda vuole che qui vaghi ancora lo spirito di Caterina Howard, quinta moglie del re e sempre qui, a Hampton Court, quest’ultimo venne a sapere che la regina lo aveva tradito, commettendo adulterio……..Forse il suo fantasma vaga ancora per questi corridoi come quello di Anna Bolena nella Torre di Londra….


Ora siamo in treno, dovevamo andare alla cattedrale di Canterbury, ma chiude presto e quindi andremo a vedere Oxford, più facile da visitare.
Sono stanca ma resisto; questa mattina ho chiamato papà, Haru sta bene e mi conforta saperlo anche se lo so, insomma. Per ora è tutto.

Dopo aver fatto tanta metropolitana siamo sul treno per Oxford alla stazione di Pagghinton (stazione di Waterloo-------metro-------Stazione di Pagghinton).
Sono tanto stanca. A furia di andare avanti e indietro tra metro e treno, ormai mi sembra di stare qui da molti più giorni non da tre. Per ora è tutto.

A Oxford c’era un tempo terribile. Pioveva e faceva un freddo! Come cittadina però è bella e ben curata, ordinata. 
G  vorrebbe venire qui a fare il master dopo la laurea. Un bel sogno, peccato che in concreto sia difficile darealizzare, perchè molto costoso. Io e L non pensiamo che sia molto facile che si realizzi, purtroppo l'Inghilerra è veramente costosa.
A dire il vero è una cittadina completamente gotica ed è l’ideale per la mia ricerca sul gotico che devo fare per scuola.
C’erano molto bei negozietti, uno vendeva stivali in gomma per la pioggia con delle belle fantasie. Avrei dovuto comprarne un paio, perché no l’ho fatto? Erano così carini, in Italia non ne ho mai visti.
G  ovviamente ci ha trascinate a destra e sinistra ed era seccata di non aver trovato un edificio aperto. Si è pure comprata una felpa, ci teneva molto. Prima di ripartire abbiamo pranzato al pub, appartenente alla stessa catena di quello davanti a King’s Cross, l’Oneil.
Siamo tornate tardi, non avevamo un diretto e dopo una pausa caffè e la cena sempre nello stesso posto, siamo andate in stazione.
Con il treno siamo giunte fino a Reading e da lì a Londra Waterloo, se non ricordo male.
Siamo tornate alle 22.30 quasi. Che stanchezza! E quanta pioggia, non ne potevo più. Doveva diluviare proprio oggi?
Comunque dopo la doccia L mi ha fatto la treccia (che bello, che bello!) e poi un tea-time serale, dopo di che è tornata nella sua camera, accanto alla nostra.
Buona notte.


Valeria





4° giorno 



Mercoledì 6 agosto 2008


Questa mattina siamo andate alla Torre di Londra. Arrivate alla stazione metro di Tower Hill ci siamo ritrovate dalla parte opposta della strada che dovevamo attraversare per raggiungere la Torre.
Arrivate, all’esterno dell’edificio, c’erano un negozio di souvenir e la biglietteria con una fila che sembrava infinita e le nuvole in cielo, tanto per cambiare.
All’entrata principale, come fosse quella di un castello, due addetti controllano le borse velocemente e poi siamo entrate. Un vero casino di gente.
Ho preso subito una guida in italiano e anche se non sembra ho potuto appurare che la Torre è molto più grande di quel che sembra all’esterno, su e giù per le mura.
E’ famosa per essere stata soprattutto una prigione, in epoca Tudor, in particolare e usata fino alla seconda guerra mondiale.
Qui re Enrico VIII fece giustiziare due delle sue sei mogli (Anna Bolena e Caterina Howard).
Ho potuto vedere la cappella di San Peter in Vincula, dove sono sepolte le due regine e anche il  monumento commemorativo ad Anna Bolena ed altre vittime del passato, che si trova tra gli alloggi delle guardie e il corpo centrale cioè la Torre Bianca.
In un altro negozietto ho preso sue penne (una verde e l’altra bordò) per scrivere con l’inchiostro, adoro queste cose ! Ho pure visto che qui è già uscito il dvd del film che ho visto ad aprile, “L’altra donna del re”.
Non vedo l’ora che esca anche da noi.
Il monumento eretto nel punto in cui  fu giustiziata Anna Bolena è circolare con i nomi delle vittime incise lungo il perimetro del vetro e al centro un cuscino scolpito. E’ molto bello ed elegante. Sono certa che Anna Bolena non era colpevole, hanno solo voluto incastrala, ora ne sono ancora più certa.
Per la visita alla cappella di St. Petar in Vincula a gruppi si entrava con le guardie della Torre che spiegavano in inglese.
G ha tradotto un po’, dato che d’inglese è brava. In fondo, vicino all’altare c’erano le lastre di petra con i nome di Anna Bolena e Jane Parker, quella strega di sua cognata che la incastrò con false dichiarazioni su lei e il marito, il fratello di Anna, George Bolena.
La cappella è chiara e non molto ricca, con delle panche in legno una dietro l’altra e fuori vicino al monumento poco prima descritto ci sono gli alloggi delle guardie dove vivono con le loro famiglie.
In un altro settore c’è una zona dedicata ai gioielli della corona e le armature, tra cui quella di Enrico VIII che però per la troppa gente non siamo andate a vedere.
Era davvero piena come un uovo la Torre. I gioielli mi chiedo se se siano quelli veri, per come erano esposti mi sembravano troppo vulnerabili, mah! Comunque ero molto interessata a vedere la corona della  regina Vittoria. Caspita che grande! Deve essere quella indossata quando diventò regina dell’India nel 1876.
La pausa pranzo l’abbiamo fatta appena fuori, in un chioschetto. Io mi sono presa un bel panino con il prosciutto e a un certo punto è uscito un sole talmente caldo, che mi sono tolta giacca e maglioncino, rimanendo con la maglia più leggera.
Incredibile! Così all’improvviso, poi nuvole, poi sole. Il massimo che il clima di qui offre.
Siamo poi rientrate e visto il “Cancello dei Traditori” da dove Anna Bolena e la figlia Elisabetta I entrarono prigioniere.
Abbiamo fatto le foto con il London Bridge. Nel pomeriggio invece siamo state a vedere il Parlamento lungo le sponde del Tamigi, il Big Ben e la splendida e magnifica abbazia di Westminster. All’interno non si possono fare foto m osservarla era un piacere per i miei occhi.
Adoro il gotico e Westminster è magnifica, così alta e imponente, ma anche slanciata. Qui vengono incoronati e sepolti da secoli re e regine d’Inghilterra. Qui Lady Diana ha avuto il suo funerale. Siamo entrare dal transetto e si esce dall’entrata principale.
All’interno si nota bene quanto sia ancora più alta, la navata centrale che porta all’entrata/uscita agli stalli del coro è impressionante, perché da un senso di verticalità molto evidente e poi ci sono un sacco di epitaffi di poeti e scrittori, come Oscar Wilde che invece riposa a Parigi.
Tombe di altri nobili e sovrani britannici importanti. Nella cappella di Enrico VII, padre di Enrico VIII c’è una volta a ventaglio color crema direi ed è bellissima, chi l’ha creata era un genio, così bella e accanto scendendo degli scalini, entrando in un altro ambiente lungo e stretto le tombe di Elisabetta I e la sorellastra Maria la sanguinaria.
Poi anche quella di Maria di Scozia.
Qualche mese fa ho visto un documentario di Piero Angela che parlava di Elisabetta I e diceva che lei si lamentò del fatto che al suo sarcofago lo scultore abbai fatto un naso molto acquilino che in effetti Elisabetta aveva.
Non sono riuscita a vedere il chiostro purtroppo. E’ una bellezza, davvero. La definirei teatrale, per le altezze. Peccato, con quello che abbiamo pagato, 12 sterline.
Era molto piena e sul prato abbiamo fatto delle foto, quanto ci siamo divertite a farle.
Oggi è l’unico giorno della settimana in cui è aperta fino alle 18.00 circa, siamo tornate in hotel stanche ma contente.
Ci siamo sistemate e poi a cena in un pub di frante a King’Kross dove già siamo andate, l’Oneil (non ricordo se si scrive così).
Due chiacchiere durante il solito tea-time e ora vado a dormire, sono le 23.30 più o meno.
Buona notte!



Valeria

sabato 20 novembre 2010

PENSIERI E SPERANZE / THOUGHTS AND HOPES

Ormai sono passati un anno e otto giorni da quando la mia Haru non c'è più. Spero poter di pubblicare presto e raggiungere il mio scopo, faccio tutto questo solo per lei, per i ricordi che ho di lei.
A volte però di notte, ci penso e divento triste. I primi mesi mi addormentavo piangendo.
Ora va meglio. A presto con nuove notizie.


giovedì 18 novembre 2010

PHOTOSHOP TI ADORO!


Dalle foto originali del 2008 ecco alcune modificate e mooolto colorate!
Photos England 2008.

DIARIO DI VIAGGIO -INGHILTERRA 2008-

2°giorno

Lunedì 4 agosto 2008



Questa mattina sveglia alle 6.30. Dopo una bella colazione (te con fette di pane con burro e marmellata) io, L e G siamo andate alla stazione di King’s Cross , la più comoda e vicina per noi, a prendere il treno per la cittadina di Ely, nell'Hampshire.
Chiedendo informazioni ce l’abbiamo fatta a sapere l’orario del treno, convalidato per bene il biglietto della Britrail ordinato su internet e arrivatoci per posta e poi abbiamo aspettato che comparisse sul tabellone, gigante, il numero del binario.
Il 9, per l’esattezza.
Ora siamo sul treno. Tra due fermate scendiamo.

Scese dal treno ci siamo orientate e dalla stazione si vedeva bene una torre alta e ci siamo avvicinate piano piano.
Scorgendo una delle torri attraverso la vegetazione ed un muro, alla fine siamo giunte alle cattedrale, da uno dei transetti..
Il biglietto è costato sulle 4 sterline circa.
La cattedrale di Ely è fantastica! Personalmente mi sono trovata davanti ad uno spettacolo straordinario. Tutto là dentro è bellissimo.
Ho percorrendo la navata centrale fino al coro, passando prima sotto la torre ottagonale, veramente molto bella perché entra tanta luce. Poco prima degli stalli c’è un cancello e oltre, infondo, l’altare d’oro e chiaramente in stile gotico.
Ai lati, nelle altre due navate si trovano le cappelle e così le ho visitate entrambe.
Sono molto piccole all’interno e proprio le pareti così finemente scolpite contribuiscono a rendere l’ambiente ancora più piccolo. I soffitti sono così bassi che sia io, sia L abbiamo dovuto sdraiarci completamente a terra per fare le foto, ovviamente quando non c’era nessuno e non è uno scherzo! E’ tutto vero e ci siamo divertite come matte! Solo una volta è passato un turista che ha riso, così ha detto L, io credo di non essermi accorta.
Era tutto bellissimo e poi siamo passate dietro l’altare per andare da una cappella all’atra. Eh! Quanto può essere interessante un’abside! Le decorazioni della navata centrale poi! Entrava molta luce dalle vetrate e per fortuna essendo mattina non c’era molta gente e fare foto era facile.
Qui hanno girato alcune scene di un film che ho visto ad aprile: “l'altra donna del re” ed essendo uscito da poco ci sono ancora le locandine nel negozio souvenir, mi chiedo perché non ci sono entrata. Mi dispiace perché ormai non ci posso più tornare.
Uscite siamo andate a pranzare in un pub in centro.
A quanto pare una volta ordinato quello che vuoi qui in Inghilterra è uso pagare subito prima di ricevere le ordinazioni.
Dopo siamo tornate per le foto agli esterni e ci siamo fatte molti autoscatti per comparire tutte insieme, sullo sfondo l’abside della cattedrale.
Io e L siamo rientrate per vedere la sala capitolare. Era così grande e così luminosa!
Abbiamo fatto un bellissimo autoscatto e la foto sembra molto bella. Un ambiente magnifico, le pareti quasi bianche, le vetrate enormi e la volta decorata.
Siamo poi tornate in stazione per il treno delle 13.53 e a Canterbury abbiamo cambiato e siamo arrivate circa un’ora più tardi a Londra, a King’s Cross e prendendo la metropolitana siamo arrivare alla National Gallery, a Piccadilly Circus!
E’ una zona molto trafficata e commerciale di Londra. La National Gallery mi piaciuta molto ma ci siamo stancate più li a camminare, che a Ely.
Non abbiamo visto tutto c’erano toppe cose. C’erano opere del mio Tolouse-Lautrec (I love you!), Michelangelo, Leonardo, Cezanne, Renoir, Van Gogh (Oh, piccolo Vincent!) e un certo Delaroche, devo vedere bene chi è….
Il quadro di questo pittore mi ha incuriosita, era bellissimo e molto grande. Rappresentava la condanna a morte di Jane Gray, voluta da Maria la Sanguinaria, prima figlia di Enrico VIII, per poter salire al trono.
Il vestito di Jane sembrava fatto veramente di raso bianco, quasi fosse una fotografia, come tutto l’insieme del resto.
Insomma è stato stancante ma molto bello il giro, a volte ci si poteva sedere su panche o divani al centro della sala, davanti ai quadri, divisi per sale ognuna appartenente a sezioni diverse.
Ho comprato una bella guida che illustra credo tutti o quasi ciò che era esposto.
Appena fuori dal negozio, a lato contro il muro c’era una panchina e ci siamo sedute un attimo per  riprendere le forze. Poveri i nostri piedi.
Osservando le nostre guide io e L ci siamo accorte di non averne visto uno : “San Girolamo nello studio” di Antonello da Messina. E’ troppo carino, sapevamo che era piccolo come quadro ma non che fosse conservato in Inghilterra.
Così siamo tornate indietro, anche se G non capiva il nostro entusiasmo.
Quando ce lo siamo trovato davanti: “Quanto è piccolo!”, dobbiamo aver detto una cosa del genere ed è vero.
Così piccino e carino.
.............
Arrivata la sera ci siamo sentite stravolte e i piedi così stanchi, ci siamo lavate, riposate e poi al pub davanti a King’s Cross a mangiare, dove abbiamo mangiato bene. Alcuni camerieri erano italiani, abbiamo riso e mangiato e tornate in hotel, l’Imperial, abbiamo discusso del programma per domani.
Io e L abbiamo fatto il nostro Tea-time serale. In camera c’è un bollitore elettrico per il te solubile e bustine di zucchero che mettono ogni giorno. Che bello!
Beh, buona notte. A domani!



Valeria

mercoledì 17 novembre 2010

DIARIO DI VIAGGIO -INGHILTERRA 2008- E a chi dedico tutto questo

QUESTO BLOG ERA NATO INIZIALMENTE PER UN ROMANZO CHE VOLEVO PUBBLICARE, COSI' NON E' STATO E HO DECISO DI COVERTIRE IL SITO PARLANDO DI UN ALTRA MIA GRANDE PASSIONE, I GATTI. PASSIONE CHE OGGI E' VIVA IN ME PIU' CHE MAI GRAZIE AD HARU, A CUI DEDICO IL BLOG.
GLI UNICI POST NON CANCELLATI SONO QUELLI RIFERITI AI DIARI DI VIAGGIO IN INGHILTERRA.
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La prima volta che ho visitato Londra è stato nell'estate 2008 (la seconda nel 2010). Insieme a due amiche ho affrontato un viaggio meraviglioso attraverso l'Inghilterra del sud, con base a Londra. In entrambi i miei soggiorni ho tenuto un diario di viaggio. Ecco alcuni stralci che spero possano farvi capire quanto la mia immaginazione abbia attinto da quei luoghi.
Scrivo per rendere omaggio a qualcuno di cui parlerò negli stralci dei diari, ma che nel novembre 2009 è venuta a mancare. A lei dedico tutto questo. Ho iniziato a scrivere quando, la mia micia Haru (in giapponese significa Primavera) era già malata e in seguito è venuta a mancare, ricominciare a scrivere è stata dura, era sempre lì con me mentre scrivero al computer o sulle gambe a guardarmi battere i tasti. Quando ho incominciato a scrivere, proprio a seguito del viaggio in Inghilterra nel 2008, lei era già malata (da maggio 2009), una rara malattia del sangue che la portata a prendere ben 4 medicine diverse. Per sette mesi l'ho curata giorno e notte e quando aveva le sue crisi, piuttosto rinunciavo a tante altre cose ma non mi allontanavo mai troppo da lei. Dovevo e volevo rimanere con lei, perchè mio padre lavorava e solo io sapevo come prendermene cura, potevo portarla solo io in qualsiasi momento in ambulatorio.
Lotto tanto per poter pubblicare proprio perchè è lei il mio esempio, lottava come una tigre contro la sua malattia, non voleva mai stare sola quando stava male, al contrario di quello che di solito fanno i gatti. Lei era speciale, molto. Non potevi non volerle bene. Era fuori dal comune e io l'avevo aspettata tanto, per quasi dieci anni avevo desiderato di avere un micio ed ero la persona più felice del mondo con lei in casa. Per lei faccio tutto questo e se mai pubblicherò spero che la dedica a lei me la facciano pubblicare, perchè vale molto più delle parole che contiene.
Mi manca ogni giorno, la vado a trovare spesso durante la settimana, dove l'ho sepolta. 
Ora Haru, riposa sotto un mandorlo e quando il giorno del suo compleanno, il 7 aprile, vado a trovarla, il mandorlo era in fiore. Non poteva esserci posto migliore dove lasciarla.
Nelle notte in cui aveva le crisi,non andavo mai a dormire a ore decenti, soprattutto nei suoi ultimi 3 giorni, tanto non potersi muovere, eccetto la sera prima di andaresene, quando piano piano ha salito le scale fino a camera mia ed è salita sul mio letto, accoccolandosi contro le mie gambe, è stata l'ultima cosa che è riuscita a fare. Aveva due anni e sette mesi. Se lei ha lottato tanto, allora lotterò anche io, devo almeno provarci, per lei. Questa è Haru, era bellissima! Vero!
Questa l'ho scattata  una settimana prima che se ne andasse.


Ora veniamo al DIARIO DI VIAGGIO -INGHILTERRA 2008-
Domenica 3 agosto 2008

Partenza da: Malpensa Terminal 2
Gate E23

Siamo già in volo.
Prima di partire e di entrare nel nostro Gate (E23) di Malpensa, qualche lacrima per Papà, mi dispiace lasciare lui e la micia. Spero che Haru faccia la brava. Quando l’ho salutata ieri sera e anche stamattina mi sono scappate delle lacrime, starle lontana è dura, sono sempre abituata ad averla intorno quella simpatica palletta di pelo, con quei due occhioni, mi tiene tanta compagnia.
Spero che papà non lavori troppo, torna a casa da lavoro sempre stanco.
Questa mattina ci siamo svegliate presto, alle 3.50 e alle 4.30 siamo partite. La Giulia è venuta con i suoi genitori. Abbiamo faticato a trovare parcheggio ma alla fine ce l’abbiamo fatta.
Imbarcati i bagagli al check-in nel settore G, abbia fatto colazione al bar.
Verso un quarto alle 7.00 siamo andate al Gate 23; passati i controlli sotto il metal detector ...... abbiamo atteso e poi ci siamo imbarcate.
........Il volo dura un’ora circa. Chissà quanto tempo ci metteremo ad arrivare in hotel e spero anche che la L si faccia sentire presto, appena arriviamo. Già perché lei è partita in treno qualche giorno fa per visitare Parigi e ci raggiungerà a Londra. Mi chiedo come se la stia cavando.
Chissà come sarà l’aeroporto di Gatwich e la stazione ferroviaria. Là sarà più complicato muoversi ma ce la faremo.
........
Per ora è tutto, appena posso scrivo. Comincio ad accusare i segni del sonno, al prossimo aggiornamento.

Appena atterrate ho sentito papà e dopo aver preso i bagagli, arrivati quasi subito.......
 Dopo aver chiesto informazioni, siamo riuscite a prendere al volo il Gatwich Express.
Le valige erano pesanti e trovare posto per sistemarle è stata dura, come del resto trovare posto e lì due signori americani sono stati tanto gentili da aiutarci a capire la mappa della metropolitana, anche un ragazzo inglese è stato molto gentile.
Ovviamente io con l'inglese sono pessima. Eh! Benedetto inglese….
Arrivate a Victoria Station, chiedendo informazioni ancora abbiamo preso la linea azzurra per King’s Cross e da lì a Russel Square.
Le valige ce le siamo trascinate su e giù per tante scale e con tutta quella gente. Londra mi è sembrata terribilmente caotica anche se è normale che lo sia, ma ero talmente stanca e sudata! Incredibile! Comunque il mio braccio desto era a pezzi.
Finalmente in camera, piccola e carina abbiamo sentito i nostri genitori e provato a chiamare la Lucia ma niente. Forse non era ancora arrivata . Poco dopo qualcuno ha bussato alla porta. Era la Lucia, arrivata da mezz’ora circa.
Ho risposto ad un messaggio di sua cugina e siamo andate pranzo in un pub qui vicino.
......... 
Qui ho dovuto chiedere delle posate e il tizio al bancone è stato scortese, sulla sua faccia si leggera benissimo che era divertito dalla mia difficoltà in inglese! Che tipo scortese.
Il British museum, a poca distanza dall’hotel, c’era il pieno di gente e l’entrata è gratis, perché i musei qui sono sovvenzionati dallo Stato. Quale somiglianza con l’Italia! Ah,ah,ah, ah……Magari.
Era enorme e bellissima la struttura interna; ci sono le sale sull’Egitto, sui Babilonesi, sulla Grecia (con i pezzi del Partenone ), sui paesi asiatici e che bello il Giappone.
Ho visto dal vivo, per la prima volta delle stampe giapponesi! C’era persino una enorme statua di un Budda, nella tromba delle scale che conduceva in alto nella sezione del Giappone.
Uscite e tanto stanche siamo tornate in hotel riposare, chiacchierato e poi uscite a mangiare.
Stasera ci riposiamo, che stanchezza! Domani ci aspetta una giornata fuori Londra, ma meno caotica di quanto sembri.
Papà sta bene e mi ha detto che Haru la fa giocare.
Ora sono proprio stanca. A domani.


Valeria