MICI - LEGAME SPECIALE

MICI - LEGAME SPECIALE

lunedì 7 febbraio 2011

DIARIO DI VIAGGIO -INGHILTERRA 2010-


6° giorno
Sabato 28 agosto 2010


Sveglia alle 6.00! Colazione alla svelta, come sempre. Ho pure trovato il tempo di cambiare degli euro in sterline.
Anche oggi è una giornata nutrita.
Da Victoria Station con la linea circolare, sì esatto! A quanto pare la linea azzurra è chiusa.  Ci siamo ritrovate con i passaggi chiusi con degli avvisi che dicevano che il 28 e il 29 agosto la linea era chiusa. Chissà perché. Io e  L abbiamo fantasticato. Difficile che sia un attentato, magari dei lavori di manutenzione, può essere. Però che sfortuna! Ahahahahah…..Comunque abbiamo presa la Circle line, quella gialla.
Arrivate alla stazione di Marylebone ne abbiamo approfittato è per mangiare ancora qualcosa e poi per fortuna c’era subito un treno per Warwick. Quello delle 7.24.
Ora ci troviamo sul treno e non manca molto. Spero che il sole si faccia vedere di più.

Waw! Il castello non era favoloso, di più. Immerso nel verde e molto più bello di quanto mi ero immaginata.
Per scrivere il mio romanzo che purtroppo non credo vedrà mai la pubblicazione, avevo fatto ricerche su qualche castello che poteva essere la residenza della sua famiglia. Per puro caso ho trovato interessante un castello nel Warwickshire, verso il nord dell’Inghilterra. Si tratta di una delle due mete più lontane mai visitate per me e lalucia.
Non credevo che sarei riuscita  ad arrivarci. E’ stata una bella mattinata.
Per fortuna c’era il sole anche lì e la cittadina è carinissima. Chissà come appariva nel Cinquecento.
Il castello è molto grande e iniziò ad essere costruito nel 1200.
Guidate dai cartelli messi apposta per i turisti abbiamo attraversato la cittadina, notando tante piccole cose e poi eccolo! Siamo arrivate in orario, anzi fin troppo. Le biglietterie avrebbero aperto una ventina di minuti dopo, così  L  si è messa  a fumare e io ho cominciato a fare la fila, assieme ad altre persone.  Cavolo abbiamo pagato 20 sterline! Caro, ma bello e poi questo è il viaggio che attendevo da tanto. Me lo sto godendo.
Passata la biglietteria siamo entrate in una zona verde che precede la struttura vera e propria del castello, con finti tendoni d’epoca e il castello si presenta come il classici del suo tempo, mura massicce, torri e l’entrata è d’effetto.
Ne ho fatte di foto!
Dentro c’è un grande cortile interno e molto verde, questo mi piace,che il castello sorga ma circondato dal verde di prato, alberi e siepi.
Siamo entrate subito nella parte che un tempo era abitata, una ragazza vestita da cameriera di inio Novecento al massimo, ci ha accolte e mostrato il percorso guidato. L’arredo risale a quello usato tra Ottocento e Novecento e l’intero castello è stato abitato almeno fino alla metà del Novecento, credo.
E’un posto pieno di famiglie, ci sono molti vaghi anche per i più piccoli, bella idea.
Comunque tornando agli interni ogni ambiente riportava gli arredi descritti, oltre a quelli ci sono dei manichini che sembrano fatti di cera, molto realistici, ma con lo sguardo un po’ vitreo devo dire che rappresentano varie scene, ad esempio delle signore con abito e acconciature usato tra la fine dell’Ottocento e l’Inizio del Novecento, ci sono salotti, camere da letto  e così via in cui i manichini sono disposti e abbigliati per rappresentare una scena, come una donna che viene vestita nella sua camera dalla cameriera, con il letto, il comò con lo specchio e tutto il resto, signori in una libreria, un salotto con donne sedute su lussuosi divani e sedie e sottofondi del tipo il vociare di donne, uomini e così via. Rappresentazioni divertenti attraverso un percorso a senso unico.
C’era poi una stanza appena socchiusa in cui c’era una cameriera china nella vasca a sottolineare l’avvento dell’acqua corrente al castello. La cosa più sorprendete è stata una camera da letto in cui c’era una bella donna seduta che credevo fosse un manichino, in realtà era una ragazza vera! Appena si è mossa io e  L  ci siamo sorprese, voglio dire era perfettamente immobile e poi si è mossa come se nulla fosse, notando la nostra sorpresa.
E’ stato divertente!
In un salone e norme erano stati allestiti molti tavoli apparecchiati, intorno armature e il soffitto era molto alto! Proseguendo vi erano stanze più lussuose e con arredi più retrò rispetto ai precedenti, anche qui dipinti di personaggi che hanno vissuto in dati periodi e che magari hanno fatto la storia del castello, come anche le numerose foto di fine Ottocento e inizio Novecento della famiglia della regina Vittoria e di e lei stessa.
I ritratti come dicevo parlano anche dei personaggi passati di qui o dei proprietari, come una certa Daisy vissuta a cavallo dei due secoli e di colui che fu il proprietario del castello e quindi Conte di Warwick dall’inizio del regno di Elisabetta I, ovvero il fratello del suo storico amante Robert Dudley.
In precedenza il castello era finito sotto la proprietà della Corona, a seguito della perdita di esso da parte dei precedenti proprietari durante la “guerra delle due rose” avvenuta tra gli anni Sessanta e Ottanta del Quattrocento.
Nel romanzo che avevo scritto questo castello era la residenza scelta per la finta protagonista del mio romanzo. Finito di scriverlo l’ho dedicato ad Haru, era sempre con me quando scrivevo e finito le ho scritto una dedica, solo per questo volevo vederlo pubblicato,ma  a quanto pare non succederà mai. Fino ad ora gli editori mi hanno chiesto solo tanti soldi che io non ho, perciò non ci posso fare nulla, ma si sa oggi molte cose ruotano attorno ai soldi.
Va bè! Basta con questo discorso e proseguiamo.
Oltre ai ritratti ci sono anche qui, come al castello di Hever, ci sono le statue in cera o quello che è di Enrico VIII e delle sue sei mogli. La mia preferita rimane Anna Bolena, ovvia monete. 
L invece, predilige Catherine Parr.
Il resto della visita è stato un su e giù delle mura. C’erano parti interne delle mura e la Torre principale, maestosa che si alzava in tutta la sua massiccia forma.
La scala a chiocciola dimostrava che un tempo le persone non portavano certo misure superiori al 38 o 39 e dato che quelle scale erano percorse al massimo dai soldati, è chiaro che dovevano avere piedi proprio piccoli! Che caldo e in più c’era un bel sole, mattinata stupenda!
Arrivate in cima alla torre, a parte un po’ di vento, la vista era magnifica, un sogno,era tutto perfetto. Sotto di noi c’era un’immensa distesa verde di alberi prati, il fiume e la cittadina vista dall’alto! Era un paesaggio paradisiaco e il sole incorniciava tutto il fascino di quel paesaggio. Non credevo che questo posto fosse così bello e dire che l’ho pescato quasi a caso per le mie ricerche. Anche a  L  è piaciuto questo posto, meno male.
Sono felice di averlo visto, spero di rivederlo un giorno. Lo spero proprio.
Vorrei essere ancora lì.

La prossima meta Hatfield ! Dove si trova la residenza in cui crebbe e fu rilegata per anni Elisabetta I fino al suo avvento al trono nel 1558-59 all’età di venticinque anni, alla morte della sorellastra, cattolica, Maria la Sanguinaria.
Speriamo. Ora siamo in treno per tornare a Londra e da lì ci muoveremo per cercare di capire come arrivarci.

Nulla da fare non ci siamo riuscite.  L ha cercato di capire come muoverci, ma dopo vari cambi ci siamo arrese. So che ha fatto tutto il possibile per aiutarmi mentre io non ci capivo più nulla.
Ad un certo punto, ferme per ‘ennesima volta ci siamo arrese. Da una stazione che si chiama Alexandra Palace abbiamo preso il primo treno per Londra, King’s Cross Station.
Mi dispiace davvero, stava andando tutto così bene, mancava solo questo posto difficile da trovare, ma pazienza, un giorno ci riuscirò.
Tornando in hotel ci siamo fermate in un negozio di souvenir, carino rispetto a molti e per la scrivania ho preso una bandierina da mettere tra le penne e poi un portamonete, anche questo con la bandiera della Gran Bretagna e poi una tazza con la mappa della metropolitana e la scritta ormai famosa “Mind the gap” (attenzione alla fessura o qualcosa del genere).
Più tardi siamo uscite, direzione Piccadilly Circus! Le luci e il caos di quella zona particolare è tipico, negozi aperti, con tanti gadget con la bandiera inglese! E’ proprio una bella bandiera quella inglese, almeno la loro è diversa dalle solite.
Nella piazza, dove tutti si ritrovano intorno alla fontana un tizio, forse un po’ un ubriaco ci ha importunate, ma è bastato allontanarci per liberrsene.
Dopo ci siamo dirette attraverso una traversa a Trafalgar Square. C’era molta meno gente da quelle parti ed è stato piacevole camminare.
A Trafalgar Square c’è la grande statu di Nelson su un alto piedistallo,una colonna insomma e la National Gallery. Ora parte e la facciata è coperta  da impalcature, chissà che lavori stanno facendo. Due anni fa non era così.
Ci siamo fatte delle belle foto, poi, salutando l’ammiraglio Nelson sul suo piedistallo, ci siamo dirette fino a Westminster. Da lì abbiamo preso la metropolitana, ma prima di arrivare li ci siamo prese da mangiare alla svelta al
Mc Donald.
Che giornata e che stanchezza! Buona notte!


Valeria

Castello di Warwick, Warwickshire
Castle


Cortile interno
Courtyard





 La torre
Tower

Dalla Torre.....Che vista! Vero!
From tower.....What a sight! Realy!

 Warwick town

Warwick  station

Piccadilly Circus on the nigth!

Cosa non si fa con il cellulare!
Things you do with your mobile phone!


 National Gallery in Trafalgar Square.
 
ATTENZIONE! VI RICORDO CHE MARTEDI' RENDERO' PUBBLICO L'ULTIMO CAPITOLO DI QUESTA PRIMA PARTE DE 
"I DEMONI DI WESTMINSTER"

WARNING! TUESDAY WILL THE LAST CHAPTER OF THE PUBLIC PART OF
"THE DEMONS OF WESTMINSTER"

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